Nel gergo dell’imprenditoria si chiamano unicorni: sono nuove aziende appena avviate che raggiungono una valutazione superiore 1 miliardo di dollari. Ci sono più di 900 aziende di questo tipo in tutto il mondo. Spesso poco conosciute, fanno progressi silenziosi ma di grande impatto nel software, nell’assistenza sanitaria, nell’automotive e in altri campi.

Nel mondo degli affari, un unicorno è una startup privata valutata oltre 1 miliardo di dollari

Il termine è stato reso popolare per la prima volta nel 2013 dal venture capitalist Aileen Lee, scegliendo l’animale mitico per rappresentare la rarità statistica di tali iniziative di successo nell’articolo per techcrunch.com “Welcome to the Unicorn Club: Learning from Billion-Dollar Startups” .

Tra queste e ce ne sono alcune che superano i 10 miliardi di dollari di quotazione e altre che superano i 100 miliardi di dollari  e sono già diventati noti leader del settore, come il produttore aerospaziale SpaceX e lo sviluppatore ed editore di giochi Epic Games.

Il numero di unicorni è aumentato a causa dell’impennata degli investimenti in capitale di rischio, rendendo il 2021 un anno record per le startup private che hanno raggiunto lo status di unicorno.

Le aziende statunitensi dominano l’elenco degli unicorni, mentre le startup indiane hanno ricevuto più finanziamenti a causa della repressione cinese delle aziende tecnologiche. I software e i servizi fintech e Internet hanno prodotto il maggior numero di eccellenze.

Unicorni fantastici e dove trovarli

Ecco un elenco dei primi 15 Unicorni del mondo nel dicembre 2021.

Come possiamo osservare dall’elenco seguente in vetta spiccano i servizi del settore digitale, prima fra tutte ByteDance, una società cinese attiva nel settore informatico dell’Intelligenza Artificiale con sede a Pechino nota ai più per essere la sviluppatrice – tra le varie app – di TikTok, il social diventato leader nel mercato dei social soprattutto tra la Generazione Z. Al secondo posto in classifica con 100,3 miliardi di dollari una delle attività fondate da Elon Musk, l’agenzia di lanciatori spaziali SpaceX,  con sede in California, l’azienda che attualmente investe di più al mondo in Intelligenza Artificiale.

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Compagnia    Valutazione in mld di dollari    Core business  
Bytedance 140 Intelligenza artificiale
SpaceX 100.3 Spazio
Stripe 95 Fintech
Klarna 45.6 Fintech
Canva 40 Internet software e servizi
Instacart 39 Supply chain, logistica e delivery
Databricks 38 Data management & analytics
Revolut 33 Fintech
Nubank 30 Fintech
Epic Games 28.7 Videogiochi
Chime 25 Fintech
FTX 25 Fintech
BYJU’s 21 Edtech
Xiaohongshu 20 E-commerce & direct-to-consumer
J&T Express 20 Supply chain, logistica e delivery

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Software e servizi fintech e Internet hanno prodotto il maggior numero di unicorni. Tra gli oltre 80 unicorni in tutto il mondo, il 19,1% di loro è impegnato nel fintech, il 16,5% in software e servizi Internet, il 10,7% nell’e-commerce e direct-to-consumer, l’8,4% nell’intelligenza artificiale e il 7,1% nell’assistenza sanitaria.

Il fenomeno degli unicorni è piuttosto controverso. Sebbene alcuni professionisti credano che tali aziende siano solo il risultato del progresso tecnologico e dell’innovazione, altri ritengono che il numero crescente di unicorni potrebbe essere un segno di una bolla nel settore. Tutto nasce dalle attività di aziende multinazionali (come Faceboo o Google) che acquisiscono numerose startup per diversificare la propria attività e impedire l’insorgere di potenziali concorrenti importanti sul mercato. Le grandi aziende beneficiano degli accordi perché sono in grado di acquisire tecnologie sviluppate invece di costruire qualcosa di simile da zero. L’intensa competizione tra i giganti della tecnologia fa sì che offrano un premio significativo che aumenta – e spesso sopravvaluta – le aziende target, creando unicorni.

Come si valuta un unicorno?

La valutazione degli unicorni deriva da valutazioni sviluppate da venture capitalist e investitori che hanno partecipato ai round di finanziamento delle società. Poiché tutti gli unicorni sono startup, il loro valore si basa principalmente sul loro potenziale di crescita e sviluppo previsto. La valutazione degli unicorni non è strettamente correlata alla loro effettiva performance finanziaria o ad altri dati fondamentali. Si noti che, nonostante le loro valutazioni anormalmente alte, molte delle società devono ancora generare profitti.

La valutazione degli unicorni è un processo sofisticato che implica la considerazione di vari fattori e lo sviluppo di previsioni a lungo termine. Spesso sorgono ulteriori complicazioni a causa dei modelli di business di tali società. Alcune aziende diventano la prima azienda del loro genere in un settore, il che rende il processo di valutazione ancora più complicato.

Una cosa che accomuna tutti gli unicorni in elenco è l’impegnò di innovazione tecnologica. Sfruttando le nuove tecnologie, le startup riescono a raggiungere i propri clienti più velocemente e ad accorciare i tempi necessari per raggiungere la produzione di massa.

Al giorno d’oggi, i venture capitalist si affidano principalmente a strategie di rapida crescita per lo sviluppo di una startup. Tali strategie incoraggiano a investire grandi quantità di denaro in ogni round di finanziamento, al fine di catturare la maggiore quota di mercato possibile il prima possibile, nonché di prevenire l’emergere di importanti rivali sul mercato. Pertanto, la valutazione di una società unicorno sale alle stelle a ogni round di finanziamento.

L’Italia non c’è

Purtroppo l’Italia è il fanalino di coda non solo nel mondo ma anche in Europa. e continuiamo a perdere terreno.  E questo nonostante il nostro continente sia quello con la crescita più veloce al mondo. In Europa gli investimenti in startup sono triplicati rispetto all’anno scorso, mentre nel mondo e in Italia sono poco più che raddoppiati. Il “nostro” unicorno, Depop, è di fatto inglese essendosi da poco trasferito nel Regno Unito.
A far ben sperare per il nostro Paese sono i  46,3 miliardi di euro dei fondi Next Generation Eu – meglio noto in Italia con il nome di Fondo per la ripresa –  è parte di un fondo di 750 miliardi di euro approvato nel luglio del 2020 dal Consiglio europeo al fine di sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia di COVID-19.
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Next Generation EU deve il nome per essere un fondo orientato al futuro. In altre parole, NGEU non solo cercherà di riparare le conseguenze della pandemia, ma effettuerà anche investimenti nel futuro a lungo termine dell’UE.

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