L’andamento positivo del mercato degli integratori in Italia, come evidenziato dall’indagine condotta dal Centro Studi Integratori & Salute, riflette un interesse crescente da parte dei consumatori per il miglioramento della salute e del benessere.
Trend integratori alimentari: una crescita costante
Gli integratori in Italia detengono posizioni di prestigio, sia in termini di gradimento che di fatturato. L’apprezzamento dei consumatori per gli integratori è in costante crescita, evidenziando una tendenza verso una maggiore attenzione alla salute da parte del pubblico. Le sostanze nutritive, che vanno dai nutraceutici ai probiotici e agli integratori alimentari, sono percepite come supporto efficace per affrontare i piccoli disturbi quotidiani, mantenere il benessere generale o adottare una strategia di prevenzione primaria attraverso una corretta alimentazione.
Il settore degli integratori sembra essere immune da crisi, collassi o riprese, manifestando nel tempo una crescita costante che si traduce anche in un aumento significativo dei fatturati.
Integratori alimentari: quali prodotti ai primi posti?
Alcuni prodotti si posizionano tra i primi preferiti dagli italiani, come indicato dai dati di mercato di Newline aggiornati a dicembre 2022 e riferiti al canale farmacia.
- I probiotici si piazzano al primo posto con un fatturato di 398 milioni di euro, registrando un aumento del 11,3% rispetto all’anno precedente.
- I sali minerali con 234 milioni di euro (+7,9%).
- Le vitamine con 201 milioni di euro (+10%).
Nel resto della classifica, i tonici raggiungono i 198 milioni di euro (+18%), gli integratori per il controllo della lipidemia si posizionano a 172 milioni di euro (-7,1%), mentre gli integratori per le funzioni immunitarie totalizzano 157 milioni di euro (+20%). Gli integratori per insonnia e benessere mentale sono a 144 milioni di euro (-2%), seguiti dai prodotti per la tosse con 134 milioni di euro (+61%).
Chiudono la graduatoria i lassativi con 134 milioni di euro (+3,8%) e gli antiacidi e anti-reflusso con 124 milioni di euro (+18,4%). Nel complesso, il settore ha raggiunto nel 2021 un fatturato complessivo di 4 miliardi di euro, con una crescita media del +8,2% dal 2014 a oggi. Nei primi sette mesi del 2022, si è registrato un ulteriore aumento del +8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Quali sono le destinazioni di elezione per l’acquisto di integratori?
La farmacia e la parafarmacia emergono come le destinazioni di elezione per l’acquisto di integratori, chiaramente preferite rispetto all’e-commerce o alle catene di distribuzione. Questi canali rappresentano i punti di riferimento privilegiati, poiché offrono un ambiente in cui gli italiani possono trovare un interlocutore attento alle loro esigenze di salute. I dati confermano che l’87% del valore del mercato degli integratori si sviluppa in questi circuiti, posizionando gli integratori come la seconda categoria più richiesta dopo i farmaci da prescrizione medica.
L’Italia, in risposta a questa preferenza di mercato, si conferma come leader europeo, contribuendo significativamente al 29% del valore totale del settore degli integratori in Europa, che supera complessivamente i 13 miliardi di euro. Questo dato sottolinea non solo la fiducia dei consumatori italiani nei confronti delle farmacie e delle parafarmacie, ma anche la rilevanza di tali canali nella distribuzione di prodotti per la salute e il benessere.
Una filiera resiliente: personale prevalentemente femminile e specializzato
Il mercato degli integratori si presenta come una filiera resiliente, con un focus predominante sulla salute che si riflette nel fatturato, nella produzione, negli investimenti, soprattutto nell’ambito digitale, e nell’occupazione. Quest’ultima si caratterizza per la presenza significativa di personale giovane, prevalentemente femminile e altamente specializzato.
Risulta interessante notare che in molte aziende del settore, il 50% delle posizioni di vertice è occupato da donne, superando il dato medio nazionale dell’industria manifatturiera, che si attesta al 35%. Questa tendenza non è casuale, secondo gli esperti del settore. Le donne, ponendo maggiore attenzione alla salute e al mantenimento di uno stile di vita sano, dimostrano di investire con passione e impegno in questo ambito. Di conseguenza, spesso diventano la “prima scelta” per molte aziende, grazie alle loro competenze e al loro interesse specifico per la salute.
Il settore degli integratori si caratterizza per la sua dinamicità e giovinezza
Nel 27% delle aziende, almeno un membro del consiglio di amministrazione è sotto i 40 anni, superando la media nazionale del 16%. Questo sottolinea l’importanza attribuita ai temi dell’occupazione e delle assunzioni nel settore. Nel corso del 2021, il 71% delle aziende ha ampliato il proprio organico, evidenziando un impegno costante verso la crescita e lo sviluppo del settore degli integratori.
Cosa si prospetta nel prossimo futuro?
Proiettando lo sguardo al futuro, le aziende del settore degli integratori stanno orientando le proprie strategie verso l’integrazione e lo sviluppo digitale dei processi aziendali, con una percentuale del 43%. L’adozione di strumenti digitali per la gestione delle informazioni medico-scientifiche rappresenta un ulteriore focus significativo, con il 28% delle aziende che punta su questa direzione.
Inoltre, il 20% delle aziende sta guardando all’Internet of Things (IoT) come un elemento chiave per il futuro sviluppo del settore. L’utilizzo di strumenti digitali per la gestione della relazione con il farmacista è un altro ambito in crescita, seppur con una percentuale più contenuta, attestandosi all’8%.
Infine, un numero limitato di aziende, ma con un interesse emergente, sta esplorando le potenzialità di sistemi di visualizzazione, realtà virtuale ed aumentata, con una percentuale dell’1%. Questi approcci innovativi potrebbero aprire nuove prospettive nel settore degli integratori, sia dal punto di vista della gestione aziendale che della relazione con i clienti, introducendo nuove modalità di interazione e di comunicazione.
L’orientamento verso soluzioni digitali e tecnologiche suggerisce una volontà di adattarsi ai cambiamenti del panorama commerciale, migliorare l’efficienza operativa e offrire un servizio più avanzato e personalizzato.
Integratori alimentari e sostenibilità dei sistemi sanitari
Secondo un’analisi condotta da PwC Italia utilizzando dati forniti da Food Supplements Europe, è stato stimato un potenziale risparmio annuo di 1,3 miliardi di euro per il Sistema Sanitario Nazionale. Questo risparmio sarebbe correlato a una riduzione dei casi di ospedalizzazione, in particolare tra gli individui di età superiore ai 55 anni o quelli a rischio di malattie cardiovascolari, che assumono regolarmente Omega-3.
Parallelamente, l’assunzione quotidiana di Calcio e Vitamina D da parte della popolazione a rischio potrebbe portare a una diminuzione del numero di fratture ossee causate dall’osteoporosi, con un risparmio potenziale di 0,7 miliardi di euro per il Sistema Sanitario Nazionale.
Questi dati evidenziano il potenziale impatto positivo degli integratori sulla sostenibilità dei sistemi sanitari, suggerendo che investire nella promozione e nell’utilizzo regolare di determinati integratori potrebbe contribuire a ridurre il carico finanziario associato a trattamenti ospedalieri e cure per patologie correlate.
In questo contesto, gli Omega-3, il Calcio e la Vitamina D emergono come possibili alleati nella prevenzione di condizioni specifiche legate all’invecchiamento, offrendo benefici che vanno oltre il benessere individuale e che possono riflettersi in un risparmio significativo per il Sistema Sanitario Nazionale.
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