In un’epoca in cui la comunicazione digitale permea ogni aspetto della nostra vita quotidiana, emerge un progetto che mira a rivoluzionare il modo in cui concepiamo e interagiamo con i contenuti online. Guidato da Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori e figura di spicco nel campo della tutela dei consumatori, Sprint si distingue come un progetto innovativo, che promette una ri-generazione dei social media.
Attraverso l’innovazione e la valorizzazione dei contenuti di alta qualità, Sprint si propone di offrire agli utenti una piattaforma dove poter scoprire e condividere materiale significativo e stimolante. In questa intervista alla redazione di Business Intelligence Group, Dona condividerà con noi la visione e la missione dietro Sprint, gettando uno sguardo approfondito sulle sue origini, gli obiettivi e l’impatto che sta avendo sul mondo digitale e sociale.
Non perdere l’opportunità di scoprire di più su Sprint e sul suo fondatore, Massimiliano Dona, e lasciati ispirare da questa rivoluzione digitale che promette di cambiare il modo in cui concepiamo e interagiamo con i contenuti online.
Buona lettura!
Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori racconta Sprint: l’intervista a Business Intelligence Group
Benvenuto Massimiliano, potrebbe presentarsi e condividere la sua esperienza lavorativa e il suo percorso fino ad oggi?
A cominciare dagli studi in legge alla LUISS di Roma, mi appassiono subito alla tutela dei consumatori. Negli anni ’90 questa disciplina stava appena sbocciando grazie alle prime direttive europee sulla protezione del consumatore e quindi è stato abbastanza naturale specializzarmi come avvocato in questo settore sulla scia dell’attività svolta da mio padre, che era un giornalista che negli anni ’50 aveva fondato l’Unione Nazionale Consumatori. Così, muovendo da un versante più tecnico/giuridico, successivamente ho coniugato queste competenze con una intensa attività di divulgazione non più soltanto con convegni e conferenze ma sempre di più utilizzando il digitale per raccontare i diritti dei consumatori cercando di parlare a tutti. Da 15 anni sono presidente dell’Unione Nazionale Consumatori che oggi mantiene la sua leadership tra le organizzazioni riconosciute dal Ministero delle Imprese, essendo la più presente sui social media anche grazie alla mia attività.
Potrebbe parlarci del Progetto Sprint: come è nato, di cosa si tratta e qual è il fine di questo progetto innovativo?
Il progetto nasce proprio dall’esperienza che sto facendo online: con il mio team siamo consapevoli del valore che i social media possono apportare per la società. Certamente si tratta di ecosistemi che vanno attentamente regolati, ma d’altro canto non possiamo trascurare i tantissimi content creator, che -come me- popolano gli scenari digitali con contenuti di alto valore sulle tematiche più varie: dalla sostenibilità, alle sfide per i diritti civili, all’informazione e su temi utili per le giovani generazioni per consentire loro di farsi un’idea indipendente. Questi creator generano un impatto positivo sulla società e da qui nasce l’idea di valorizzarli anche per stimolare gli utenti a cercare questi stessi contenuti di qualità presenti sui social. L’idea del progetto Sprint (il nome richiama l’impronta che tutti noi lasciamo al nostro passaggio sui social media) è quella di allestire una library, una antologia, di contenuti di valore che saranno reperibili su un sito dove potremo cercare i nostri creator preferiti. E poi Sprint è anche un concorso che metterà in evidenza i creator capaci di raccogliere maggiore risonanza!
Come avviene la partecipazione, la valutazione dei candidati e la valorizzazione dei contenuti più meritevoli?
Ci sono due tipi di attivazione. Il primo è lo Sprint Award in cui i divulgatori più popolari che hanno una maggiore capacità di impattare sul pubblico saranno selezionati da una giuria di qualità che individuerà per ciascuna delle 7 categorie di impatto i creator più rappresentativi. C’è poi un secondo canale di attivazione, ovvero lo Sprint Contest: i partner di Sprint potranno essi stessi lanciare dei temi sulla piattaforma, ovviamente rivolti a temi sociali.
Qual è l’impatto sociale che apporta il progetto? In che modo il progetto ispira un cambiamento positivo nel mondo?
Crediamo sia decisivo non disperdere il valore prodotto sui social: la sfida è misurare questo impatto e ci faremo aiutare dai nostri partner tecnici tra cui Business Intelligence Group al quale abbiamo chiesto di tradurre nel concreto le 7 categorie di impatto, ovvero grandi temi del sociale, come sostenibilità, salute, inclusività e molti altri.
Si tratta di un progetto innovativo legato alla comunicazione digitale: in che modo il progetto Sprint promuove l’innovazione nel campo della comunicazione e della creazione dei contenuti?
Tutte le ricerche ci dicono che la soglia di attenzione online crolla di giorno in giorno, per questo i pochi secondi a nostra disposizione non possiamo affidarli agli algoritmi, che ci indirizzano verso contenuti che più ci interessano alla piattaforma. Sprint ha l’ambizione di ribaltare questa logica: non conta tanto la misurazione del tempo trascorso online, quanto il valore di questo tempo. Cosa facciamo online, quali contenuti vediamo, quali creator ci ispirano? Sprint non intende assegnare bollini di qualità ma vuole mettere a disposizione di tutti la possibilità di scegliere contenuti di valore.
Oltre ad essere un progetto innovativo, il progetto permette anche di includere e coinvolgere persone. In che modo la visione e la storia raccontata da ciascuno attraverso i contenuti digitali può rivoluzionare il mondo digitale?
Può farlo nel momento in cui queste figure diventano degli esempi nel quale ritrovarsi. Come dicevo, oggi gli algoritmi preferiscono presentarsi argomenti (e personaggi) polarizzanti perché le polemiche alimentano il traffico, ma con Sprint vogliamo offrire un panorama più ampio, permettendo di far esplodere le bolle nelle quali viviamo online. Vi assicuro che il viaggio di scoperta là fuori è stupefacente!
Nel panorama della comunicazione digitale come vedi l’evoluzione di Sprint nel prossimo futuro?
Al momento siamo molto impegnati sul lancio di questa prima “stagione”: le sfide non mancano, penso all’architettura tecnologica che si è rilevata più complessa di quanto immaginavamo. Anche il coinvolgimento dei creator implica uno sforzo meticoloso per la verifica delle persone che decideremo di coinvolgere. Ci godiamo questa sfida bellissima, insieme al Team di Consumago che produce questo progetto insieme a tanti giovani pieni di entusiasmo! E poi già siamo concentrati sulla cerimonia di premiazione a Roma, che sarà una grandissima festa il 19 settembre 2024.
In che modo il progetto Sprint si inserisce all’interno del Progetto Ri-Generazione di Business Intelligence Group?
Il progetto Sprint è un modo per generare valore e rigenerare alcuni percorsi che sui social cominciano a sembrarci noiosi. In questo senso daremo sicuramente uno “sprint” di nuovo entusiasmo all’ecosistema dei social media offrendo “speranza” ai tanti creator di valore che oggi forse si sentono un po’ trascurati.
Pagina instagram: Sprint_ita
Linkedin: Sprint Italia
L’invito di Unione Nazionale Consumatori è quello di dare più visibilità possibile a questa iniziativa che ha dei contenuti sociali molto utili e interessanti.