Quali sono i dati sulle tendeze e sugli acquisti degli italiani per il Natale di quest’anno? Mancano solo sette giorni al Natale e milioni di italiani si affrettano a fare gli ultimi acquisti per i regali destinati a familiari e amici. Il periodo natalizio è infatti un momento cruciale per il settore retail, con un impatto significativo sulle vendite annuali.
Per le festività del 2024, il rapporto di Facile.it e Consumerismo No Profit prevede un aumento dei prezzi del 300% su regali, hotel, viaggi, addobbi e altri articoli legati al periodo più magico dell’anno.
Ma come stanno reagendo i consumatori? In una situazione economica che vede l’aumento dell’inflazione e l’alto tasso di interesse, le previsioni per i consumi natalizi potrebbero sembrare incerte. Tuttavia, gli ultimi rapporti evidenziano che gli italiani spenderanno quasi 11 miliardi di euro per i regali e non rinunceranno a passare le feste fuori dalle mura domestiche.
In questo articolo esploreremo le principali previsioni sul comportamento dei consumatori per il Natale 2024, analizzando le tendenze emergenti e le strategie più efficaci per i retailer.
Le previsioni di spesa
Le previsioni per il 2024 indicano un lieve aumento delle vendite rispetto al 2023. Secondo il report dell’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa media delle famiglie italiane durante il mese delle festività aumenterà a 1.906 euro, rispetto ai 1.788 del 2023. Un aiuto importante per gli italiani nelle loro spese natalizie arriva dalla tredicesima, che, al netto di Irpef e contributi, ha raggiunto i 54,5 miliardi (Ufficio Studi di Confcommercio).
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Lo studio commissionato da Facile.it rileva che la spesa pro capite per l’acquisto di doni natalizi sarà circa 256 euro, per un totale di quasi 11 miliardi, mentre, per i pasti la spesa complessiva stimata si aggira intorno ai 3,5 miliardi. Il caro prezzi, che colpisce soprattutto i beni di prima necessità come pasta, olio e farina, incide sensibilmente sul costo complessivo.
Da considerare anche le spese per le decorazioni, aumentate di circa 37 euro rispetto allo scorso anno. Non mancano però gli intervistati che hanno dichiarato di spendere meno rispetto all’anno passato, scelta dovuta – nel 47% dei casi – all’aumento dei prezzi o – nel 40% dei casi – ad un periodo di incertezza economica.
Italiani in viaggio durante le festività
Dall’indagine condotta da EMG Different, emerge che gli italiani non rinunceranno ai viaggi durante le festività natalizie, con una spesa media individuale di circa 335 euro, per un totale stimato di quasi 4 miliardi di euro. Saranno infatti circa 11 milioni e mezzo gli italiani che partiranno in vacanza, trascorrendo almeno una notte fuori casa.
Di questi, il 90% ha scelto di rimanere in Italia, mentre solo il 13% preferirà spostarsi all’estero. Le città d’arte come Roma, Firenze e Venezia si confermano le destinazioni più care, affiancate dalle crociere e, come previsto, dal turismo invernale.
Gli acquisti per Natale 2024, dati e tendenze di spesa
I dati emersi dallo studio di SWG per Centromarca offrono uno spunto interessante per comprendere i comportamenti di acquisto degli italiani per il Natale 2024. Dall’indagine si evidenzia che gli italiani sembrano puntare principalmente su generi alimentari (36%), capi di abbigliamento (33%) e libri e giochi (32.
Un aspetto che emerge con chiarezza è l’importanza dei prodotti di marca nelle scelte natalizie: il 43% degli intervistati considera determinante la marca quando si tratta di acquistare regali, con una particolare attenzione al settore alimentare (50%), ai prodotti per la casa (48%) e per la cura della persona (47%).
La marca riveste un’importanza tale che il 65% degli italiani dichiara di essere disposto ad acquistare il prodotto brandizzato presso altri rivenditori, se non disponibile nel punto vendita in cui solitamente acquista.
Ma cosa rende così importante la marca? I consumatori scelgono i brand soprattutto per la qualità (66%), seguita dalla reputazione (34%) e dalla storia e tradizione (30%) del prodotto. Anche il packaging (19%) e i valori come l’etica e la sostenibilità (19%) giocano un ruolo cruciale nel processo decisionale.