Il mercato della pasta in Italia

Secondo il Rapporto Ismea 2023, la spesa per i derivati dei cereali, che include la pasta, è aumentata del 12,7% nel primo trimestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa crescita è stata trainata soprattutto dal segmento del pane e dei suoi sostituti, che ha registrato un aumento della spesa del 17,8%. La pasta secca, invece, ha subito un calo del 13% nei volumi, ma ha visto crescere la spesa del 3% a causa degli aumenti di prezzo dovuti alle tensioni sui mercati internazionali.

L’inflazione ha inciso in modo significativo sulle dinamiche di consumo, portando le famiglie italiane a rivedere le loro abitudini alimentari. In questo contesto, la pasta continua a essere uno degli alimenti base del carrello della spesa, con una tendenza a preferire varianti premium e di alta qualità.

La pasta italiana sui mercati esteri

Il mercato della pasta

L’Italia si conferma leader mondiale nella produzione di pasta, rappresentando oltre 4 milioni di tonnellate su un totale di circa 17 milioni di tonnellate prodotte a livello globale, secondo i dati di Euromonitor International 2023. La pasta italiana continua a essere molto apprezzata negli Stati Uniti, dove un piatto di pasta su tre proviene da un pastificio italiano. Allo stesso modo, in Europa, l’Italia rappresenta circa il 68% della produzione totale, consolidando ulteriormente la propria posizione dominante.

Nuovi scenari e competitor emergenti

In un contesto di mercato sempre più competitivo, la Turchia ha registrato una crescita significativa nella produzione di pasta, con un incremento del 65% tra il 2018 e il 2023. Questo rappresenta una sfida per l’industria italiana, che deve continuare a innovare e diversificare l’offerta per mantenere la sua posizione di leadership.

Parallelamente, cresce l’interesse per le tipologie di pasta alternative, come quelle gluten-free, a base di legumi o di grani rari. Le vendite di pasta senza glutine, ad esempio, sono aumentate del 22% nel 2023 rispetto al 2020, riflettendo un cambiamento nelle preferenze dei consumatori.

Quote di mercato

Secondo i dati IRI 2023, le vendite di pasta secca nella grande distribuzione hanno raggiunto un valore di 750 milioni di euro nel primo trimestre 2023, con un aumento del 4% rispetto al 2022. Il prezzo medio di un kg di pasta è salito a 1,45 euro, in crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.

Tra i principali produttori, Barilla mantiene la leadership con una quota del 25%, seguita da De Cecco con il 14,5% e Garofalo con l’8,2%. La Molisana e Rummo hanno guadagnato quote di mercato, arrivando rispettivamente all’8% e al 7,8%.

Il mercato della pasta italiana: trend di crescita e scenari futuri

mercato della pasta in Italia e nel mondo

L’Osservatorio sulla Ri-Generazione di Business Intelligence Group ha osservato come anche il settore della pasta, in linea con i trend di consumi mondiali, stia affrontando una trasformazione, guidata da quattro pilastri fondamentali: sostenibilità, benessere e salute del consumatore, innovazione e inclusione. Questi pilastri riflettono l’evoluzione delle preferenze dei consumatori e l’adattamento delle aziende del settore pasta a nuove esigenze di mercato.

  • Sostenibilità: La crescente attenzione all’ambiente ha spinto i produttori di pasta a investire in processi produttivi più ecocompatibili e nell’uso di ingredienti provenienti da agricoltura sostenibile. Sempre più marchi stanno adottando imballaggi riciclabili e riducendo l’impatto ambientale della produzione.
  • Benessere e salute del consumatore: La richiesta di prodotti più sani ha portato allo sviluppo di nuove linee di pasta integrale, gluten-free e arricchita con farine di legumi, pensate per soddisfare le esigenze nutrizionali dei consumatori moderni.
  • Innovazione: I produttori stanno rispondendo alle nuove sfide attraverso tecnologie innovative, come la tracciabilità digitale e l’introduzione di nuovi ingredienti. L’obiettivo è offrire un’esperienza culinaria unica e prodotti che rispondano alle nuove tendenze alimentari.
  • Inclusione: L’offerta di pasta si sta diversificando per rispondere ai bisogni di tutti i consumatori, inclusi coloro che hanno intolleranze alimentari o seguono regimi dietetici specifici. Inoltre, le aziende stanno adottando politiche di inclusività anche a livello di comunicazione e di accessibilità dei prodotti.

Questi pilastri stanno plasmando il futuro del mercato della pasta, portando i produttori a evolvere in un contesto dove la sostenibilità, la salute e l’innovazione sono elementi chiave per rimanere competitivi e rilevanti.


Il mercato della pasta italiana continua a essere un punto di riferimento globale, nonostante l’aumento della concorrenza internazionale e i cambiamenti nelle abitudini alimentari. Le aziende italiane sono chiamate a rispondere a queste sfide attraverso l’innovazione e il focus sulla qualità.

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