Il digitale ha coinvolto inevitabilmente anche il mondo del business.
Quali sono i modelli più innovativi di business digitale?

Business digitale

È ormai inconcepibile oggi per qualunque azienda di qualunque settore ragionare in termini di business senza considerare l’ambiente digitale.
Il web è ormai parte pregnante della nostra quotidianità e quindi va tenuto in considerazione anche quando si sviluppano piani di business aziendale.

Non si tratta di abbandonare i modelli tradizionali o di trasferire le attività esclusivamente sul web. Off line e on line possono, anzi devono coesistere trovando il giusto equilibrio.

Internet of things, sistemi A.I, Big Data e le nuove tecnologie in generale sono strumenti a disposizione delle aziende per affrontare il mercato con modelli di business innovativi e digitali.

I modelli di business digitale

Quelli che seguono sono alcuni tra i modelli di business digitale più diffusi e maggiormente adottati dalle aziende. Nati grazie all’innovazione tecnologica e digitale, questi nuovi modelli di business non vanno considerati un’alternativa ai modelli tradizionali, anzi, i migliori risultati si otterranno da una integrazione tra i due sistemi.

Piattaforme di scambio

Sono piattaforme web che permettono agli utenti di entrare in contatto tra loro per scambiare beni e servizi.  Si tratta quindi di veri e propri siti di e-commerce che creano il match tra domanda e offerta.
Su queste piattaforme le persone possono sia avere il ruolo di “venditori o promotori” di un prodotto/servizio che il ruolo di “fruitori/acquirenti”.
Esempi di queste piattaforme sono eBay o anche siti di trading online o di scambio di cripto valute. 

Piattaforme di vendita

Sono i siti di e-commerce, ovvero punti vendita digitali, dove il cliente può acquistare direttamente i prodotti delle varie aziende. In questa tipologia di piattaforme le possibili azioni di cliente e azienda sono ben distinte.  Venditore è colui che ha un prodotto da vendere e l’acquirente è il soggetto interessato all’acquisto. Funziona quindi diversamente dalle piattaforme di scambio, dove un utente può essere sia acquirente che venditore.
Tra le piattaforme più note di questa tipologia ci sono Amazon, Yoox, Zalando, Privalia …

Advertising

L’advertising è un modello basato sulla distribuzione di prodotti e servizi parzialmente o totalmente gratuita. La totale o parziale gratuità è resa possibile dagli introiti pubblicitari che coprono quindi le spese. Possiamo parlare di modelli di advertising tradizionale, come riviste e giornali i cui costi sono sostenuti in parte o in toto dalle inserzioni pubblicitarie. Mentre modelli di advertising digitale sono, oltre alle testate giornalistiche on line, anche i colossi come Google e Facebook che vivono praticamente grazie alla pubblicità.
Chiaramente questo modello di business può essere adottato anche da realtà imprenditoriali più piccole, ma nel caso dell’advertising on line è fondamentale che il sito web aziendale registri un notevole traffico di visitatori.

Community model

Questo modello è basato su attività collaborativa tra azienda e clienti. L’utilizzo di questo modello di business innovativo viene adottato da imprese che vogliono, ad esempio, sviluppare un nuovo prodotto/servizio con la modalità user-generated, cioè creato direttamente dall’utente.
È un processo molto interessante perché permette di andare a rispondere in maniera diretta e precisa ai desideri e alle richieste dei propri clienti/consumatori, in quanto loro stessi partecipano alla creazione del prodotto.

Cloud computing model

Sono diverse le varianti di questo modello di business digitale: software as a service, platform as a service, infrastructure as a service.
In tutti e tre i casi comunque l’azienda sviluppa un prodotto e ne concede l’utilizzo al consumatore dietro pagamento. L’utente finale quindi non acquista concretamente un prodotto ma la fruizione del servizio. Ad esempio: abbonamenti a TV digitali (Sky, Netflix, ecc..) 

Freemium

Con questo modello l’utente può usufruire di una versione base di un prodotto distribuito gratuitamente, ma nel caso volesse invece accedere ad una versione più completa dello stesso servizio, dovrà pagarla. L’esempio più noto a tutti è il software Acrobat Reader.
La lettura dei file in PDF è distribuita gratuitamente per tutti  ma le funzionalità più avanzate come modifica ai file, esportazioni, etc…richiedono il pagamento della licenza.

Altri modelli 

PWYW, o Pay What You Want

  • Il cliente può definire il prezzo di acquisto del prodotto o del servizio messo in vendita. È il modello adottato per esempio dal ristorante veneziano Graspo De Ua in cui per alcuni menù i clienti possono scegliere quanto pagare in base alla loro soddisfazione.

Buy one – Give one

  • Molto usato da aziende che hanno una spiccata vocazione a tematiche sociali, è un modello basato sulla donazione di un prodotto per ogni acquisto fatto dal cliente.
    Ad esempio l’azienda di calzature TOMS per ogni paio di scarpe acquistato dai clienti, ne dona un paio ad un bambino bisognoso.

Servitization business model.

  • Alla base di questo modello c’è un concetto che sta prendendo sempre più piede tra le aziende che è quello di pensare non più solo al prodotto in quanto tale ma all’erogazione e vendita di un prodotto-servizio.
    In questo modo i clienti possono ridurre le spese legate alla proprietà e all’uso del bene, e sono disponibili anche a sostenere un costo leggermente più alto legato all’uso del prodotto-servizio.
    L’azienda allo stesso tempo riuscirà a produrre beni più durevoli nel tempo, riducendo così i costi di produzione.

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