I dati e le informazioni rappresentano per le aziende un punto d’appoggio fondamentale nel contesto della digitalizzazione. Di seguito alcune informazioni in merito al mercato per la gestione dei dati aziendali.
Di seguito maggiori informazioni in merito al mercato per la gestione dei dati aziendali, quanto vale e quanto incide a suo favore l’intelligenza artificiale.
Perché sono importanti i dati per le aziende?
Al giorno d’oggi, nel processo digitale, i dati sono un punto d’appoggio fondamentale per le aziende. In particolare, tramite questi ultimi è possibile detrarre informazioni molto importanti in merito all’andamento aziendale sotto molteplici punti di vista. La caratteristica principale dei dati, infatti, è quella di essere validi punti informativi soltanto dopo un processo elaborativo e in relazione ad altri eventi. Di conseguenza, presi singolarmente, risultano pressoché poco utili. Vista la loro importanza sul piano aziendale, è evidente come prima di qualunque scelta strategica, che sia di marketing o altro, è necessario fare affidamento al valore e alle considerazioni dei dati.
Infine, è bene evidenziare che i dati possono essere classificati in due categorie principali: dati strutturati e dati non strutturati. I primi si contraddistinguono proprio per la loro struttura rigida all’interno di un database definito e ben organizzato. Si tratta, in particolare, di una soluzione molto comoda soprattutto quando i dati di riferimento sono di grande quantità. Per quanto riguarda, invece, i dati non strutturati, questi non seguono un ordine preciso e organizzato. Nello specifico, possono essere per esempio PDF, file multimediali e molto altro ancora.
Quanto vale il mercato per la gestione dei dati aziendali? Ecco cosa sapere
Come già evidenziato, quindi, i dati rappresentano un punto d’appoggio fondamentale per le aziende e per ogni scelta e decisione strategica da intraprendere per la società. Che sia per uno o per un altro motivo, attraverso i dati, le aziende hanno la possibilità di valutare l’andamento di crescita dell’azienda e il suo feedback con il pubblico. Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio Big Data & Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano, il valore del mercato dei Big Data in Italia è in continua ascesa. In particolare, si registra come nel 2022 il mercato abbia raggiunto un valore pari a 2,41 miliardi di euro, con un aumento del 20% rispetto l’anno precedente.
Nello specifico, ad incidere sul valore finale è stato il grande sviluppo della componente software che vale il 54% del mercato nel suo complesso. Inoltre, si evidenzia come il 330% delle aziende è costituito da imprese definite intraprendenti e il 22% da aziende più prudenti. Infine, si registra anche un incremento per quanto riguarda l’assunzione di ruoli professionali specializzati nell’analisi dei dati. Più del 49% dichiara di aver assunto un Data scientist e il 76% un Data analyst.
Mercato dei Big Data e Intelligenza artificiale
Secondo quanto emerso da una ricerca condotta da Assintel, anche l’Intelligenza artificiale segna una grandissima crescita di mercato. In particolare, il mercato del 2022 ha raggiunto un valore pari a 1,1 miliardi di euro con un incremento del ben 40%. Inoltre, secondo l’Assintel Report, un osservatorio specializzato nell’analisi del mercato digitale, più del 5% delle aziende italiane prospetta di investire per il settore dei Big Data all’interno della propria azienda. Nello specifico, le aziende hanno intenzione di potenziare i processi di organizzazione interna e proporre nuovi modelli di internazionalizzazione e di feedback con i consumatori.
Infine, è bene evidenziare che fino al 2025 l’Italia così come il resto dei Paesi dell’Unione Europea sarà segnata dal Piano di ripresa e resilienza, con una serie di investimenti volti a sostenere Information & Communication technology. In particolare, l’UE ha messo a disposizione un fondo pari a 48 miliardi di euro con l’obiettivo di sostenere e favorire il processo di transizione digitale. Secondo alcune stime registrate dal report di Anitec-Assinform, l’impatto dei fondi proposti sul mercato italiano (pari a 750 milioni di euro) raggiungeranno ben 3,4 miliardi di euro entro il 2025.
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