Luca Pereno racconta (RI)GENERIAMO, un’impresa Benefit nata con l’obiettivo di generare nuove economie per le aziende con il capitale umano.
Attraverso progetti innovativi come “L’Energia del Bosco” e “GenerAtelier“, (RI)GENERIAMO dimostra come il capitale umano può generare valore sociale e ambientale rappresentando un vero e proprio fattore di successo aziendale.
(RI)GENERIAMO invita le aziende a investire in percorsi di “generazione di valore”, dimostrando che la fragilità umana può diventare un motore di crescita e innovazione. Luca Pereno desidera far riflettere sull’importanza di tre cose: essere “bravi” in qualcosa, concretizzare la propria visione e correre insieme per un cambiamento positivo nel mondo.
Luca Pereno fonda (RI)GENERIAMO: l’intervista per Business Intelligence Group
Salve Luca, potrebbe presentarsi e parlare della propria esperienza lavorativa fino ad oggi?
Mi chiamo Luca Pereno e sono in Leroy Merlin dal 2009. Prima ho lavorato nella squadra Audit e, poi, dal 2013 nei progetti di sviluppo sostenibile, che noi chiamiamo “impatto positivo”. Dal 2020 ho creato con alcuni colleghi (RI)GENERIAMO, una Società Benefit attiva sui temi legati all’impatto sociale e ambientale che vuole generare capitale umano e nuove economie.
Quali sono i principi ispiratori del progetto (RI)GENERIAMO e come è nata?
(RI)GENERIAMO è un’impresa Benefit che ha l’obbiettivo di creare nuove economie e non puramente valore. Creiamo nuove economie attraverso la “rigenerazione” di persone, prodotti e il territorio, mettendoli al centro di ogni attività. L’obbiettivo di questa impresa è garantire la sostenibilità economica di ogni progetto. Dal 2020, da quando è nata, (RI)GENERIAMO ha sviluppato una serie di iniziative, fra cui L’Energia del Bosco, GenerAtelier, I FormidAbili e il nuovo progetto dei Sentie(RI)generativi. Abbiamo lavorato molto sulle situazioni di fragilità delle persone, accorgendoci che il valore generato attraverso questi percorsi può diventare un valore aziendale. Per questo vogliamo proporre anche alle altre aziende di investire in questa “generazione di valori”.
Come avevo scritto nel contributo al libro “Rigenerazione” del Dottor Gianni Bientinesi, c’è una differenza tra essere un’azienda “buona” e diventare un’azienda “brava”. Molte volte nell’ambito della responsabilità sociale, ambientale e nello sviluppo sostenibile, è forte il senso di creare un progetto buono, che però spesso resta finalizzato a sé stesso. Invece, se partiamo dal concetto che l’azienda deve generare un valore non solo economico ma anche sociale e ambientale, devo attivare dei processi e progetti che mi facciano diventare “bravo” a generare valore. Questa è la difficoltà più grande in un’azienda. Perché il progetto buono è di cuore, crea una buona comunicazione, ma il rischio è che sia fine a sé stesso. Il progetto che porta l’azienda ad essere brava, al contrario, può risultare meno comunicativo, ma porta a dei risultati che generano valore nel lungo termine.
Cosa significa in termini concreti essere una Società Benefit e cosa fate nelle vostre attività quotidiane?
La Società Benefit è una società for profit a tutti gli effetti, che però dichiara formalmente, nel proprio statuto, di voler raggiungere obbiettivi non solo economici ma anche di impatto sociale. Nel caso di (RI)GENERIAMO, l’obbiettivo è appunto generare valore nelle persone, nei territori e nell’ambiente, attraverso l’attivazione di processi economici. In particolare, insieme ai nostri partner e compagni di viaggio, ci concentriamo sulla creazione di percorsi di accompagnamento e di autonomia per persone che avrebbero altrimenti difficoltà ad accedere al mercato del lavoro attraverso i canali tradizionali. Ciò che noi facciamo come azienda, alla fine, è cercare di valorizzare il benessere sostenibile, partendo dall’utile economico e integrandolo con la ricerca di impatti sociali positivi.
Quali sono i progetti futuri per (RI)GENERIAMO?
Tra i principali progetti su cui intendiamo continuare a impegnarci c’è sicuramente I FormidAbili. L’iniziativa nasce come attivatore di inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva. Da lì, con il tempo, sono nati alcuni spin off come la presa in carico della cura del verde delle aree limitrofe ai negozi Leroy Merlin, sempre attraverso il contributo di persone appartenenti alle cosiddette categorie protette. I FormidAbili ha permesso l’assunzione di 14 persone con un contratto a tempo indeterminato, 12 a tempo determinato e altre 20 persone in tirocinio. È nata poi I FormidAbili Social TV, cioè la tv dei formidabili: la prima social tv in Italia gestita dai ragazzi con la sindrome di Asperger.
A fine 2023 abbiamo poi attivato il progetto I FormidAbili LAB, laboratori di creatività gestiti da persone con disabilità e rivolti ai bambini delle scuole. Le parole chiave di questo progetto sono tre: la creatività, il riuso e l’unicità. Un altro progetto per noi molto importante è GenerAtelier, che realizziamo in collaborazione con una rete di sartorie sociali che occupano persone in situazione di disagio ed è finalizzato alla produzione di shopper o prodotti per l’arredo tessile casa, anche partendo dal recupero di scarti di tessuti. Attraverso GenerAtelier, ad esempio, sono state prodotte due linee di cuscini, commercializzate nei negozi Leroy Merlin. Sempre all’interno dei negozi Leroy Merlin in Italia, sono disponibili i servizi delle Riparazioni Solidali, che consistono in piccoli lavori di rammendo su tessuti e prodotti acquistati dai clienti dei negozi. Ora con GenerAtelier stiamo lavorando alla creazione di collezioni di prodotti da vendere nei book shop dei musei. L’idea di fondo è quella della filiera etica, che permette di generare valore insieme economico, sociale e ambientale.
Avete altri progetti in corso per (RI)GENERIAMO?
Il progetto L’Energia del Bosco è un progetto realizzato insieme a PEFC Italia per promuovere azioni di riduzione dell’impatto ambientale delle imprese attraverso la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale e dei servizi ecosistemici collegati. Nel 2023, ad esempio, grazie a L’Energia del Bosco è stato possibile assorbire oltre 16mila tCO2 (tonnellate di CO2). Nel complesso, nel 2023 grazie a tutti i progetti attivati abbiamo generato oltre 375.000 euro di retribuzioni per le persone coinvolte nei progetti. Un risultato di cui siamo molto orgogliosi, anche se sappiamo bene che in senso assoluto non sono grandi numeri. È però un risultato che fa capire il potenziale che si può esprimere, anche quando si è una realtà piccola come la nostra, lavorando con questo metodo.
Il progetto nuovo sul quale puntiamo nel 2024 è SENTIE(RI)GENERATIVI: la nostra volontà infatti è quella di proporre, non sulla base di format precostituiti, percorsi di formazione, strategie e progetti che generano impatto per tutte quelle piccole e medie imprese che vogliono iniziare un percorso di generatività. Oggi non è più sufficiente essere responsabili: l’azienda deve essere contributiva. È su questi processi che vogliamo andare ad intervenire, per investire in relazioni e azioni socialmente orientate in un beneficio equo-sostenibile. In un’ottica di impatto inclusivo e legato al territorio, non di solo profitto.
Quale consiglio darebbe ad un imprenditore che vuole avviare una impresa sociale e sostenibile?
Secondo me la chiave è capire come essere “bravo”, come essere quel “qualcosa in più”. Lo scopo è infatti quello di generare impatto sul territorio e fare la propria parte per contribuire alla creazione di un mondo migliore. E poi concretizzarlo.