Quali sono le prospettive degli italiani per il 2025? Tra l’aumento della pressione fiscale, i segnali sempre più evidenti del cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale che pervade ogni aspetto della vita quotidiana – dal lavoro alla sanità – il 2025 si preannuncia come un anno cruciale, ricco di sfide e opportunità.
In questo articolo analizziamo le aspettative degli italiani grazie al contributo del Gold Panel di Business Intelligence Group: un network di professionisti e opinion leader provenienti dai principali settori industriali del Paese. Un percorso tra speranze, timori e strategie per affrontare un futuro in rapida evoluzione.
L’indagine di Business Intelligence Group
Come ogni anno, Business Intelligence Group ha realizzato una survey coinvolgendo i principali rappresentanti dell’industria italiana. Il questionario, somministrato online, poneva la seguente domanda: “Rispetto al 2024, l’anno che stiamo per lasciare, nel corso del prossimo anno la qualità della vita degli italiani…” con quattro possibili opzioni di risposta:
- Migliorerà
- Resterà uguale
- Peggiorerà
- Non so
I risultati dell’indagine sulle aspettative degli italiani per il 2025
L’indagine annuale condotta dal Business Intelligence Group (BIG) sul proprio top panel, offre una visione dettagliata delle aspettative degli italiani per il 2025. I dati mettono in luce un crescente pessimismo, ma anche segnali di speranza, riflettendo le profonde trasformazioni economiche e sociali in atto.
Aspettative | 2024 (rilevate nel 2023) | 2025 (rilevate nel 2024) | Variazione |
Migliorerà | 14% | 18% | +4% |
Resterà uguale | 29% | 22% | -7% |
Peggiorerà | 49% | 56% | +7% |
Non so | 7% | 4% | -3% |
Il dati principali della ricerca Business Intelligence Group:
1. Migliorerà 18%
Il dato relativo a chi ritiene che la qualità della vita migliorerà registra un aumento dal 14% al 18%. Questo segnale di speranza è associato a fattori come: una leggera ripresa economica attesa nei prossimi anni e investimenti in settori strategici come tecnologia e sostenibilità.
2. Resterà uguale 22%
La percentuale di chi prevede stabilità scende dal 29% al 22%. Questo dato indica una riduzione della neutralità, con una maggiore polarizzazione tra ottimisti e pessimisti.
3. Peggiorerà 56%
Il pessimismo è il sentimento predominante, con un incremento significativo dal 49% al 56%. Le principali cause di questa percezione includono:
- L’aumento del costo della vita e l’inflazione.
- L’instabilità geopolitica e le incertezze sui mercati internazionali.
- La percezione di inefficienza delle politiche pubbliche nel rispondere alle sfide sociali.
4. Non so 4%
La percentuale di indecisi si riduce dal 7% al 4%, segno che le persone tendono ad avere opinioni più definite, polarizzandosi verso visioni ottimistiche o pessimistiche.
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Le implicazioni dei dati di BIG
L’indagine evidenzia un quadro complesso, in cui il pessimismo domina le aspettative degli italiani per il 2025, ma esiste una minoranza significativa che vede opportunità di miglioramento. Questo scenario riflette il contesto economico e sociale del Paese, caratterizzato da:
1. Sfide economiche
Crescita moderata: Secondo l’ISTAT, il PIL italiano crescerà dello 0,8% nel 2024 e dello 0,9% nel 2025. Tuttavia, questa ripresa non è sufficiente per colmare il gap rispetto ad altri Paesi europei.
Inflazione: Sebbene in calo rispetto ai picchi del 2022-2023, il costo della vita resta una delle principali preoccupazioni per le famiglie italiane.
2. Dinamiche demografiche
Invecchiamento della popolazione: La riduzione della popolazione attiva e l’aumento del rapporto tra anziani e giovani rappresentano sfide significative per il sistema previdenziale e sanitario.
Calo delle nascite: L’Italia registra uno dei tassi di natalità più bassi in Europa, accentuando il problema del ricambio generazionale.
3. Innovazione tecnologica
Sebbene il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) abbia stanziato risorse significative per la digitalizzazione, molte imprese italiane faticano a sfruttare appieno queste opportunità, a causa della scarsa formazione e dei limiti infrastrutturali.
L’importanza della ricerca di mercato per il futuro delle imprese
Un tema emerso dall’indagine di BIG è la necessità per le imprese italiane di migliorare la propria capacità di adattamento ai cambiamenti. La ricerca di mercato rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere le dinamiche dei consumatori, anticipare i trend e sviluppare strategie vincenti.
Ecco alcune delle società leader nella ricerca di mercato:
- Business Intelligence Group (BIG): Riconosciuta per la sua capacità di analizzare i trend di mercato e fornire insight strategici per imprese e istituzioni.
- NielsenIQ: Esperta in analisi di dati sui consumatori e retail.
- IPSOS Italia: Con focus su indagini globali e opinione pubblica.
- Doxa: Specializzata in customer experience e sondaggi d’opinione.
- SWG: Conosciuta per la sua analisi delle tendenze sociali e politiche.
Conclusioni sulle aspettative degli italiani
I dati dell’indagine condotta da BIG sulle aspettative degli italiani per il 2025 sul proprio top panel, sottolineano la necessità di affrontare le sfide economiche e sociali attraverso politiche mirate e strategie aziendali basate sui dati. Per far fronte al crescente pessimismo, è essenziale che le imprese italiane investano in ricerca di mercato e innovazione, affidandosi a società riconosciute per trasformare i dati in decisioni strategiche.
Solo attraverso una visione strategica e un approccio basato sull’analisi delle tendenze sarà possibile migliorare la competitività delle imprese italiane e affrontare con successo le sfide future.