L’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning stanno cambiando drasticamente il modo in cui le persone interagiscono online. L’algoritmo di Google, noto come RankBrain, fa una selezione dei risultati da mostrare nelle ricerche sul motore di ricerca. E lo fa attraverso meccanismi automatici in modo da mostrare solo le tendenze SEO utili per soddisfare al meglio l’utente.
La SEO è un’importante attività di web marketing
Con il termine SEO (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) si intendono le numerose attività utilizzate per migliorare l’indicizzazione ed il posizionamento di una pagina o di un sito web, da parte motori di ricerca.
Si tratta di un processo di miglioramento adottato dagli analisti che ha come obiettivo quello di portare in cima ai risultati dei motori di ricerca (principalmente Google in Europa e negli Stati Uniti) una pagina o un sito web in base a parole chiave scelte dal responsabile marketing dell’azienda.
Viene chiamato anche posizionamento organico e migliora la visibilità di una pagina o di un sito sulle SERP, search engine results page, ovvero la pagina dei risultati del motore di ricerca. I risultati organici sono quelli che trovate in ogni ricerca sotto il risultati a pagamento (annunci). Questo permette al sito web della vostra attività di comparire in cima alle SERP per alcune parole chiave selezionate senza pagare in pubblicità, le cosiddette ADS di Google.
Una parola chiave è fondamentalmente un termine o una frase che le persone usano o digitano per trovare ciò che stanno cercando in un motore di ricerca. Ma i giorni in cui la SEO era basata esclusivamente sulle parole chiave sta volgendo al termine. Le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale stanno cambiando le regole.
Google è leader di mercato tra i motori di ricerca ed è il sito web più visitato al mondo. Google compete con altri motori di ricerca come Baidu, Bing e Yandex. E tutti questi motori di ricerca sfruttano l’intelligenza artificiale per fornire risultati pertinenti. Utilizzano sofisticate applicazioni di machine learning e deep learning per prevedere ad esempio quali risultati soddisferanno una determinata ricerca.
Come sa qualsiasi esperto di SEO che segue gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google, i motori di ricerca non rivelano esattamente come funzionano i loro sistemi di intelligenza artificiale, ma danno indizi. Questo significa che, la tecnologia che utilizzano ha un potente effetto sul posizionamento dei contenuti e su come viene trovato il tuo marchio, indipendentemente dal motore di ricerca che utilizzi. Determina anche il modo in cui i motori di ricerca leggono e classificano i contenuti sui tuoi siti web.
Utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per migliorare i risultati SEO
Chi si occupa di SEO sa che pubblicare articoli inserendo semplicemente parole nel titolo o nel testo non funziona più dai tempi di Hummingbird, una delle revisioni complete dell’algoritmo principale di google. Fin da quest’ultimo aggiornamento l’Azienda di Mountain View ha influenzato il modo con cui il suo motore di ricerca seleziona gli articoli più pertinenti, sfruttando la ricerca semantica ed il Knowledge Graph.
Nel 2015 Bloomberg pubblicò il primo di una serie di interessanti articoli in cui spiegava come Google avesse modificato la formula con cui calcolava i siti rilevanti da far comparire in cima al suo motore di ricerca, basandosi sull’intelligenza artificiale. Questo grazie a un nuovo algoritmo che oggi noi tutti – o quasi – conosciamo come RankBrain. Si tratta di fatto di un sistema di “filtri semantici” basato sulla intelligenza artificiale in grado di apprendere in modo automatico, che viene effettivamente utilizzato da Google per affinare i risultati di ricerca.
Chi si occupa di SEO deve dunque conoscere queste tecniche di intelligenza artificiale e i pattern – ovvero i modelli matematici – utilizzati da RankBrain per migliorare i risultati delle performance dei siti aziendali.
Per fare un esempio della funzionalità di questo strumento provate a cercare su Google ad esempio “cosa significa intelligenza artificiale“. La SERP contiene risultati organici appropriati, ma in cima ai risultati presenta un box di testo, un Knowledge Graph con una risposta specifica e suggerimenti per argomenti di ricerca correlati: “Le persone hanno chiesto anche”.
Per fare in modo che Google si accorga dei vostri contenuti, avete bisogno di un’ottima strategia di link building e di ottimizzazione per i motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale.
Oggi (e in futuro), uno dei principali fattori che influiscono sul ranking è l’esperienza dell’utente. E l’intelligenza artificiale è uno dei modi migliori per offrire ai visitatori del sito un’esperienza positiva.
La migliore strategia SEO oggi è…
La creazione di pagine pillar per Topic Cluster. Sono un’efficace strategia SEO che aiuta i siti web delle aziende a svettare nelle ricerche in intere aree tematiche producendo contenuti su una serie di termini di ricerca correlati in una determinata categoria. La Pillar Page è da intendersi come il nucleo centrale di un ecosistema più ampio di articoli che ruotano intorno al Cluster Topic. Si tratta nella strategia SEO di un “pilastro” importante, perché informa Google dell’esistenza sul sito aziendale di un gruppo pertinente di argomenti di qualità che sono legati tra loro da alcune parole chiave, aumentando la chance di posizionamento della vostra attività nelle SERP. Secondo le regole del posizionamento efficace la pillar page deve essere collegata tramite link ad articoli più brevi chiamati in gergo Sub-topic, i quali affrontano argomenti secondari dell’argomento principale. La tecnologia AI viene implementata proprio per semplificare questo processo.
Per fare questo gli analisti SEO utilizzano servizi resi disponibili da piattaforme come ad esempio HubSpot. Hubspot è leader nell’Inbound Marketing: offre una soluzione in grado gestire tutte le fasi di vendita, dalla creazione dei lead al supporto al cliente. Inoltre offre funzionalità basate proprio sull’intelligenza artificiale. Con HubSpot, viene utilizzato un sofisticato apprendimento automatico per “comprendere i temi a cui i motori di ricerca associano i nostri contenuti” e quindi suggerire come costruire la perfetta strategia per catturare il traffico di ricerca.
I contenuti? Generati dall’Intelligenza artificiale
L’uso dell’AI per la produzione di contenuti non è un sogno futuribile, ma una realtà che viene già utilizzata oggi.
Alcuni esempi?
Prendiamo la Microsoft: fin dal 2020 l’azienda di Redmont ha annunciato che avrebbe sostituito parte del suo team editoriale con soluzioni di intelligenza artificiale. Microsoft usa algoritmi di intelligenza artificiale e apprendimento automatico per ordinare le notizie presentate agli utenti e personalizzare i contenuti in base agli interessi e al modo in cui si interagisce con l’app. Fino ad allora, questo compito era stato lasciato agli editori. Significa che quasi tutto quanto leggete
Nel negozio Amazon Go, l’Intelligenza artificiale controlla il carrello di ogni acquirente mentre fa acquisti, e fa automaticamente il conto senza l’immissione manuale prima di uscire evitando eventuali code alle casse, ma soprattutto fornendo ad Amazon dati importanti sulle scelte e i desideri dei clienti, che ovviamente utilizzerà in successive campagne di marketing.
Con il progetto di ricerca “Google Brain” e l’acquisizione dello specialista di intelligenza artificiale Deepmind nel 2014, Google si è posizionata come leader nel campo dell’intelligenza artificiale. Dal momento che il CEO Sundar Pichai ha annunciato ufficialmente il cambio di strategia da “Mobile First” ad “AI First” nel 2016, è chiaro che l’AI plasmerà quasi tutte le aree dell’azienda in futuro.
Il motore di ricerca Baidu è il primo search engine in Cina e al momento, assieme a Bing, si contende il secondo posto (dopo Google) per quanto riguarda il market share. E il colosso digitale cinese punta a formare 5 milioni di lavoratori nel settore dell’intelligenza artificiale nei prossimi cinque anni, presentandosi come società leader al mondo nelle tecnologie capaci di rivoluzionare l’intera industria globale.
Gli algoritmi sono sempre più controllati da sistemi di intelligenza artificiale che consentono ai motori di ricerca di apprendere da soli. In questo modo, Bing, Baidu e Google puntano a migliorare costantemente la loro capacità di rispondere a query di ricerca sconosciute, ovvero mai poste prima. Questo vale anche per la SEO, dove l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico in particolare stanno diventando sempre più influenti.
Cosa significa tutto questo per la SEO?
Fino ad ora, chi si è occupato di SEO ha sempre cercato di adattarsi manualmente agli algoritmi esistenti e se i motori di ricerca hanno cambiato le priorità nell’ordine delle classifiche, i responsabili del marketing online esperti in SEO hanno cercato di reagire a questo cambiamento. Al momento, non è ancora chiaro fino a che punto le soluzioni di intelligenza artificiale saranno in grado di rispondere in modo indipendente. Tuttavia, è probabile che nel tempo le soluzioni SEO basate sull’intelligenza artificiale reagiranno sempre più in modo autonomo o almeno semi-autonomo alle modifiche. In sintesi, è chiaro che l’intelligenza artificiale diventerà una parte importante del mercato SEO, più velocemente del previsto e di quanto non ci aspetteremmo.
La società di ricerca Gartner ha dichiarato che per le piattaforme di content marketing “entro il 2022, i marketer di contenuti produrranno oltre il 30% dei loro contenuti digitali con l’aiuto di tecniche di generazione di contenuti AI”. Gartner prevede inoltre che l’intelligenza artificiale “aumenterà la produttività e l’efficacia della pubblicità, ma interromperà anche il processo creativo”.
Dall’inizio delle tecnologie digitali, il ritmo per lo sviluppo di nuove tecnologie è in aumento esponenziale. Se continuerete a seguirci, nei prossimi articoli spiegheremo come utilizzare l’intelligenza artificiale per l’ottimizzazione SEO con esempi pratici per migliorare la vostra competitività e raggiungere i risultati migliori. Le aziende che saranno attente a questo cambiamento saranno quelle vincenti nell’accaparrarsi i posti di rilievo e nel dominare il mercato.
Primi sui motori di ricerca con i Sistemi di rilevazione intelligente di Business Intelligence Group
I nostri sistemi analizzano il comportamento dei vostri clienti con l’utilizzo di sistemi di rilevazione intelligenti. Questo consente di raccogliere in modo spontaneo comportamenti, percezioni e valutazioni da parte dei clienti o utenti on line che difficilmente possono essere rilevati con altre tecniche di ricerca. Per questo motivo, gli strumenti di rilevazione indiretta sono fondamentali per avere una visione completa che va oltre l’osservazione comportamentale o l’analisi verbale. Questi metodi consentono di anticipare le ricerche e posizionare al meglio il vostro sito web o il vostro ecommerce nelle SERP di Google.
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