Riprendendo le parole di “Ursula von der Leyen”, presidente della Commissione europea, per l’ Europa il “Green Deal” è “il nostro momento Uomo sulla Luna”. Sempre dalle sue parole:

“Sono convinta che il vecchio modello di crescita basato sui combustibili fossili e l’inquinamento sia fuori dal tempo e dal mondo”.

Da uno studio dell’ Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile risulta che gli italiani fanno sempre più scelte sostenibili. Quasi il 20% rispetto l’ 8% dell’ anno precedente. La preoccupazione per lo smog ha avuto un impatto ancora maggiore (86%) dell’escalation del terrorismo (79%). Un’ onda verde stava scuotendo l’ Europa fino alla fine del 2019 quando a gennaio 2020 è arrivata l’ emergenza COVID-19. Ed intere nazioni hanno sperimentato un “lock down” di almeno 8 settimane. Restrizioni ai movimenti, chiusura delle attività, confinamento forzato.

LO SHOCK COMPORTAMENTALE E AMBIENTALE

Le persone si sono trovate improvvisamente catapultate in un clima di incertezza, confusione, stress. Tutte le certezze sembravano svanire. Le emozioni di un campione rappresentativo della popolazione intervistato in aprile sono state:

  • 22% tristezza
  • 21% ansia
  • 12% paura
  • 12% angoscia
  • 11% smarrimento
  • 9% rabbia
  • 4% disgusto

Uno shock emotivo, che è in grado di creare mutamenti delle abitudini, del modo di agire, della percezione del mondo che ci circonda. Ovunque durante i periodi di lock down si è vista la natura appropriarsi di spazi prima occupati dall’uomo. L’uomo li aveva semplicemente lasciati “vuoti” perché chiuso in casa. E subito si sono registrati miglioramenti legati alla diminuzione dell’ attività umana.

Uno su tutti è stato illuminante: con la riduzione quasi totale del traffico l’ inquinamento dell’ aria rilevato dai satelliti era sparito. Non era un risultato inatteso e sorprendente. Era “logicamente” atteso.

Per la prima volta, però, abbiamo toccato con mano che le nostre azioni, i nostri comportamenti sono “realmente” determinanti per il nostro futuro.

SPOSTAMENTI, DISTANZIAMENTO SOCIALE, SOSTENIBILITA’
Questi tre concetti si sono quindi via via intrecciati nel pensiero collettivo. La necessità è di tornare a spostarsi, rispettando le misure di sicurezza, in un ambiente piacevolmente ritrovato più “pulito”.
La risposta a come effettuare brevi spostamenti, senza contatti fisici, velocemente e in modo sostenibile è semplice: PEDALANDO.
E le istituzioni hanno colto al volo questa opportunità, previlegiandola all’ uso dei mezzi pubblici.
In molti paesi si sono registrate diverse considerazioni e iniziative:

  • Francia: i negozi “Mondovelo” (catena specializzata nelle biciclette) dichiarano incrementi anche del 200% del fatturato. Il governo prevede bonus riparazione e acquisto bici elettriche.
  • Italia: il governo propone bonus acquisto biciclette normali ed elettriche.
  • Regno Unito: Boris Johnson ha promesso di “mettere la Gran Bretagna sulla bici” e investe 250 milioni di sterline in tal senso.
  • Germania: l’ autorevole Der Spiegel consiglia la bici ai mezzi pubblici. Garantisce la distanza sociale e riduce la probabilità di contagio.
  • Danimarca: il governo dichiara di evitare del tutto i mezzi pubblici nelle brevi distanze e di conseguenza andare a piedi e in bicicletta.
  • Olanda: la distanza sociale ufficiale è di 1,5 metri, la stessa consigliata a livello mondiale per il sorpasso delle biciclette.

Le attuali dinamiche sembrano essere ben descritte dal titolo di un film di 35 anni fa: “Back to the future”.