È disponibile il report “Perché aspettare per raggiungere il Net Zero?”: oltre metà delle aziende intervistate ritiene sia indispensabile la transizione alla sostenibilità green per ottenere un ritorno economico tangibile e a lungo termine
Le aziende italiane ed europee trovano difficile giustificare investimenti in innovazioni che diminuiscano la CO2 e uno dei motivi riguarda le ripercussioni della Pandemia da Covid-19. A rilevarlo è uno studio condotto da Centrica Business Solutions.
Il report dimostra come circa la metà delle aziende intervistate (47%) abbia difficoltà a utilizzare un modello di business sostenibile anche se questo può portare benefeci economici a lungo termine
Ma c’è anche chi, per la precisione due aziende su cinque (42%), che afferma come adottare un modello di business sostenibile sia una necessità. E oltre la metà (57%) faccia già uso di tecnologie, servizi green e prodotti a basso consumo energetico per creare nuove opportunità di business o ha dichiarato di concentrarsi nella implementazione di sistemi e strategie di gestione energetica proprio finalizzate a controllare i costi.
Leader della sostenibilità
Lo studio di Centrica Business Solutions in materia sulla sostenibilità delle aziende italiane, uscita quest’anno nella sua III edizione, divide le aziende in due gruppi: quelle sostenitrici dell’ecosostenibilità (20%) e ancora dubbiose che stentano a fare il grande passo, chiamate follower (80%). Le aziende che possiedono una leadership a favore dell’ecosostenibilità sono quelle che si pongono obiettivi a lungo termine e sono consapevoli che non adottare quelle scelte e perseguire guadagni economici nel breve periodo porterà a svantaggi economici al loro business, alla loro immagine, e alla salute del pianeta nel lungo periodo.
I leader consapevoli dichiarano quanto sia importante guardare al futuro e non in un ottica strategica di minor rischio e ritorni rapidi nel breve periodo. Sono aziende che investono nell’utilizzo strategico delle fonti energetiche primarie per poter essere più competitive, ottenendo così maggior possibilità di accesso ai finanziamenti green (86%) rispetto ai follower (45%). Inoltre i leader (41%) preferiscono adottare strategie ad “alto rischio, alto guadagno”, creando un distacco competitivo rispetto ai follower che rimangono adagiati su scelte meno rischiose (23%).
Transizione energetica green: le opportunità mancate
Secondo l’indagine chi pensa che abbia tempo a introdurre un percorso sostenibile in azienda, si scontra con decisioni politiche che ormai vanno in quella direzione, costi imprevedibili previsti e mancate opportunità di guadagno. Tra i limiti di molte aziende aziende, infatti, c’è la mancata comprensione dei rischi dell’immobilismo e delle mancate opportunità di azioni green-oriented. Basti pensare che molte aziende hanno iniziato il loro percorso di sostenibilità proprio per ottenere un interesse economico di riduzione dei costi: ridurre il consumo energetico significa anche diminuire le spese variabili. Inoltre rimanere immobili e non cambiare costerà sempre più a causa delle tasse sulle emissioni.
La ricerca mostra infatti come oltre metà delle aziende in Europa (57%) abbia introdotto tecnologie, prodotti e servizi ad alta efficienza energetica al fine di averne un ritorno economico tangibile. I settori più favoriti dagli investimenti sostenibili si osservano nelle attività che utilizzano unità di storage (48%), nelle tecnologie a pannelli solari (42%) e nelle misure di demand side response (19%).
Proprio per gli indubbi vantaggi della decarbonizzazione i leader risultano sono quasi due volte più decisi dei follower ad attivare strategie che anticipino le decisioni dei governi (80% rispetto al 42%) prima ancora che lo richieda la normative (83% rispetto al 45%).
Cosa ci attende il futuro
Rispetto a quanto osservato negli anni passati, la ricerca di quest’anno dimostra come sempre più aziende si stiano rendendo conto dei vantaggi che l’impiego energetico consapevole generi nelle proprie casse. Nel 2019, appena il 5% riteneva l’energia come una fonte di opportunità di vantaggio competitivo ed economico, mentre oggi tale quantità è salita al 23%.
Tra le nuove tecnologie che possono migliorare l’approccio di ecosostenibilità aziendale ci sono i servizi energetici decentralizzati (70%) con per la produzione di energia rinnovabile anche condivise e l’impiego flessibile di gestione dell’energia per mezzo di metodi come i mercati locali dell’energia oppure le centrali elettriche virtuali (60%).
Per consultare il report completo un clic qui.
In conclusione
I mercati evolvono in continuazione: nuovi competitor, nuovi prodotti, nuovi canali, nuove esigenze.
Gli Studi e le Ricerche di Mercato consentono di comprendere in modo profondo quali dinamiche e motivazioni sono alla base di determinate scelte da parte e di prevederne i comportamenti collegati: le aziende che se ne avvalgono sono un passo avanti rispetto ai concorrenti.
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