Oggi abbiamo il piacere di intervistare Giovanni Licastro, amministratore unico di Croce del Sud, l’azienda proprietaria del brand Amen. In questa intervista, Giovanni ci parlerà del suo percorso, dei valori del marchio Amen e delle strategie che hanno portato il brand a diventare un nome riconosciuto nel panorama della gioielleria.
L’intervista a Giovanni Licastro per Business Intelligence Group
Potrebbe presentarsi, parlare del proprio percorso e del ruolo che ricopre attualmente?
Sono l’amministratore unico di Croce del Sud che è la proprietaria del brand Amen. Il mio percorso nel settore della gioielleria inizia nel 2000 a Valenza Po per un’azienda che produceva sia propria gioielleria che gioielli su commissione per brand molto noti nel panorama del gioiello di lusso. Dopo qualche anno ho cambiato segmento passando dall’alta gioielleria al gioiello in argento collaborando con la IBB Bullion and Metal Brokers, una multinazionale dove ho appreso un mondo nuovo passando dall’alta gioielleria ad un prodotto mass market.
Come è nata Amen? Perché la scelta di un nome religioso?
Amen nasce quasi per caso nel 2012. Ho trovato un bracciale in pelle con incisa la preghiera del Padre Nostro, un forte impulso interiore mi ha spinto a produrlo e commercializzarlo. Nel pensare come chiamare quella collezione che inizialmente la immaginavo per uomo, girai il bracciale e alla fine della preghiera c’era scritto “Amen”; mi venne naturale che quello sarebbe stato il nome del brand legato al bracciale. Nel logo figurano 5 stelle a forma di croce e raffigurano la costellazione della Croce del Sud che è una delle più brillanti e caratteristiche del cielo australe: la disposizione delle sue stelle ricorda perfettamente quella di una croce ed è riconoscibile con estrema facilità.
Qual è il messaggio e i valori che trasmette Amen?
Amen è amore. L’amore che Nostro Signore ha predicato sulla terra. Amore sotto tutte le sue forme e punti di vista; un amore trasversale, verso le persone, verso la natura, verso gli animali, l’amore inclusivo. Il nostro motto è “l’amore è una scelta” perché scegliamo l’amore nelle forme in cui ci sembra più giusto rappresentarlo.
Perché la scelta di un gioiello che sia accessibile alla maggior parte delle persone?
Perché parliamo di amore e di spiritualità. Amen ha dei valori intrinsechi, veri, non inventati. I gioielli Amen devono essere accessibili a tutti.
In che modo riuscite ad offrire gioielli di alta qualità a prezzi accessibili mantenendo l’immagine del marchio Amen?
Abbiamo dei canali di produzione che ce lo permettono. Per noi contano le persone. Per l’amore siamo tutti uguali, non importa se abbiamo una nazionalità diversa, uno stile di vita o un salario diverso.
Come si è evoluta la produzione dei gioielli e quali sono i vostri canali di distribuzione?
Amen ha venduto per i primi tre anni della sua vita i bracciali con inciso il Padre Nostro e l’Ave Maria. Il passo successivo è stato quello di commercializzare il Rosario dandogli un nome che lo rappresenti e pubblicizzarlo. Lo abbiamo reso un prodotto fashion ma sempre con un significato profondo. Oggi moltissima gente indossa il Rosario. E stato un modo e continua ad esserlo per evangelizzare in un modo diverso dal solito.
Oggi siamo presenti su più di 1000 punti vendita in Italia dove Amen inizia ad essere un marchio riconosciuto. Stiamo lavorando anche su mercati esteri dove contiamo di crescere sempre di più.
Quale strategia di marketing e di comunicazione adottate per raggiungere il vostro target e per promuovere i vostri gioielli?
Facciamo pubblicità sia online che offline. La televisione è sicuramente uno dei mezzi più importanti a cui seguono pubblicità radio, stampa ed affissioni. Le piattaforme digitali tra le quali Instagram e Facebook la fanno da padrone sulla pubblicità online.
Che tipo di collaborazioni preferite e svolgete? Avete in serbo nuovi progetti?
Stiamo lavorando su un progetto che speriamo di portare a termine. Io non ho mai voluto un testimonial per il brand perché un volto che rappresenta il brand può non piacere a tutto il nostro pubblico. Detto ciò, tanti personaggi dello sport e dello spettacolo indossano Amen. Perché gli piace e si riconoscono nei valori che il brand rappresenta.
I consumatori comprano i vostri gioielli perché sono associati alla religione o perché sono associati alla moda?
Una certa fascia di pubblico è cattolica, quindi ha piacere ad indossare un oggetto con un significato profondo. Se indossi una preghiera, nell’arco della giornata ti ritrovi a pensarci. E puo succedere per svariati motivi, tutti molto personali e cerchi una connessione che ti aiuti a prendere decisioni o a risolvere situazioni spiacevoli. Ma c’è anche chi semplicemente compra Amen perché produce dei gioielli belli, emozionali e di alta qualità oltre che ad essere un prodotto ad alta connotazione fashion.
I gioielli prodotti sono sostenibili in termini di materiali?
Nella maggior parte dei casi lavoriamo con materie prime naturali e ci assicuriamo che i metalli e le pietre estratte non siano lavorate in maniera anti etica. In termini di sostenibilità possiamo lavorare sulla carta del packaging, sui materiali degli espositori; sul prodotto in sé è difficile perché lavoriamo con materie prime che vengono estratte dalla terra.
La vendita maggiore avviene online o offline?
Le maggiori vendite le facciamo offline. Io penso che chi compra online sia perché è abituato a comprarci però il gioiello è un qualcosa che va visto, toccato ed indossato.
Quanto ritenete importante l’ascolto del cliente?
Molto. Abbiamo un customer service dedicato che si occupa di dare risposte ai clienti sia via telefonica che online. In questo senso ci occupiamo di aiutarlo e soddisfarlo in ogni sua esigenza e richiesta ma anche di ascoltare le loro proposte o suggerimenti.