L’importanza della sostenibilità e dell’economia circolare sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle strategie di sviluppo aziendale. Consorzio Rilegno, ente consortile senza fini di lucro operante all’interno del sistema CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), emerge come protagonista nell’ambito del recupero e riciclo degli imballaggi in legno, rivelandosi un esempio virtuoso di come le pratiche di sostenibilità possano essere integrate con successo nella gestione dei rifiuti e nell’ottimizzazione delle risorse. Attraverso la gestione di un sistema che comprende il recupero di 1,7 milioni di tonnellate di legno e la rigenerazione di 70 milioni di pallet, Consorzio Rilegno dimostra l’efficacia di un approccio orientato alla sostenibilità ambientale.
Nel corso di oltre 25 anni di attività, questo consorzio ha contribuito alla creazione di un modello di economia circolare che non solo ha prodotto risultati significativi in termini di impatto ambientale, con un “risparmio” di 1,8 milioni di tonnellate di CO2, ma ha anche generato un impatto economico di 3,1 miliardi di euro, sostenendo oltre 10mila posti di lavoro. Le strategie adottate da Consorzio Rilegno sono radicate in quattro principi fondamentali: prevenire, recuperare, riutilizzare e riciclare, che rappresentano le linee guida per il raggiungimento di obiettivi d’interesse nazionale in linea con il Goal 12 degli SDGs.
La ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e processi per il miglioramento del riciclaggio e del recupero degli imballaggi di legno giocano un ruolo chiave nelle attività del consorzio, che collabora con istituzioni accademiche come il Politecnico di Milano per esplorare soluzioni innovative, come la produzione di biocombustibile o idrogeno. Allo stesso tempo, attraverso iniziative di sensibilizzazione e formazione, Consorzio Rilegno si impegna a diffondere i valori della sostenibilità tra i cittadini e le nuove generazioni, sottolineando l’importanza del riciclo e del riutilizzo del legno in un’ottica di rispetto per l’ambiente e di promozione di un’economia circolare.
Ce ne parla Elena Lippi, responsabile dei progetti di comunicazione e sostenibilità del Consorzio Rilegno.
L’intervista a Elena Lippi di Consorzio Rilegno per Business Intelligence Group
Benvenuta, potrebbe presentarsi e parlarmi di cosa si occupa all’interno di Consorzio Rilegno?
Sono Elena Lippi e sono responsabile dei progetti di comunicazione e sostenibilità del Consorzio Rilegno.
Quali sono i principali obbiettivi di Consorzio Rilegno? Quali strategie e metodi adotta il Consorzio per promuovere la sostenibilità ambientale?
Rilegno è il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno che in oltre 25 anni di attività ha dato vita a un sistema di economia circolare che ha prodotto risultati importanti sia in termini ambientali, sia per la capacità di creare sviluppo e occupazione a beneficio della comunità e del sistema Italia. Un sistema che tiene insieme in un equilibrio virtuoso dai produttori di cassette per l’ortofrutta della Sicilia ai mobilieri della Brianza, avvia a riciclo 1,7 milioni di tonnellate di legno, rigenera per il riutilizzo 70 milioni di pallet e genera un impatto economico di 3,1 miliardi di euro, oltre 10mila posti di lavoro diretti e soprattutto un “risparmio” nel consumo di CO2 pari a 1,8 milioni di tonnellate.
Rilegno opera all’interno del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e ha il compito di garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati per legge per il recupero complessivo degli imballaggi in legno post consumo quali pallet, cassette, casse, gabbie e bobine per cavi provenienti sia dalla raccolta differenziata messa in atto dalle Amministrazioni Comunali, sia dalla raccolta effettuata da operatori privati presso le industrie e la grande distribuzione. Rilegno è un ente consortile senza fini di lucro che garantisce il raggiungimento di una serie di obiettivi d’interesse nazionale, in linea con il Goal 12 degli SDGs: “garantire modelli sostenibili di produzione e consumo”.
Quattro sono le priorità per Rilegno come la legge stessa stabilisce: prevenire, recuperare, riutilizzare e riciclare. Questi 4 punti rappresentano le linee guida che il Consorzio persegue tutti i giorni nel suo approccio fortemente rivolto alla realizzazione concreta dell’economia circolare e della sostenibilità così da consentire un infinito ritorno in vita del materiale.
In che modo Consorzio Rilegno si impegna nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie o processi per migliorare il riciclaggio e il recupero degli imballaggi di legno?
L’industria del riciclo del legno post-consumo in Italia è orientata in modo prevalente alla produzione di pannello truciolare, impiegato nella fabbricazione di mobili, complementi d’arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici. Oggi i produttori di pannello truciolare utilizzano totalmente legno che proviene dalla filiera del recupero post-consumo grazie alla ricerca industriale nel settore che con lungimiranza ha puntato a questo obiettivo. Negli anni le aziende del comparto hanno fortemente investito nel know-how produttivo e hanno raggiunto un tale livello di specializzazione da poter oggi ritirare qualsiasi tipologia di legno: i loro impianti infatti attuano processi meccanici di selezione e pulitura del materiale in entrata, con un basso impatto ambientale e un’alta resa produttiva. Il grande lavoro di ricerca conseguito dalle aziende del settore nell’ambito dei processi di raffinazione e di progettazione di nuovi macchinari le ha portate a diventare oggi una realtà esemplare, senza eguali all’estero.
Come Consorzio, inoltre, stiamo valutando insieme al Politecnico di Milano la fattibilità di processi alternativi di utilizzo degli scarti di legno, come la produzione di biocombustibile o idrogeno tramite gassificazione diretta.
Quali iniziative o progetti Consorzio Rilegno promuove o implementerà in futuro per sensibilizzare il pubblico sull’importanza del riciclaggio degli imballaggi di legno?
I valori legati alla sostenibilità fanno parte da sempre del nostro DNA. Per questo il Consorzio è anche impegnato in un’opera di sensibilizzazione su questi temi che coinvolge i nostri stakeholder: Istituzioni, consorziati, cittadini e fasce più giovani della popolazione.
In particolare vorrei evidenziare due iniziative recenti come il progetto “Una caravella verso un Mondo Nuovo” che prevede un percorso di formazione di durata biennale innovativo e sperimentale rivolto agli insegnanti delle scuole italiane, di ogni ordine e grado, mirato ad approfondire ogni aspetto legato alla sostenibilità e all’economia circolare. Sviluppiamo con gli insegnanti un percorso di educazione trasformativa e sostenibile che tenga conto dello sviluppo di competenze green e che tocchi le tematiche del legno e del suo riciclo. L’obiettivo è quello di offrire strumenti ai docenti, che quotidianamente incontrano i giovani, affinché si sviluppino sensibilità in relazione ai valori dell’economia circolare e a nuovo e più attento rapporto con l’ambiente e con la società nella quale viviamo.
L’altra iniziativa è la community “We are Walden” che coinvolge soprattutto giovani che condividono i valori della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente: non è soltanto una piattaforma digitale ma anche un luogo di incontro fisico, alimentato dal contributo di tutti i membri.
Quali sono i risultati tangibili ottenuti in termini di riduzione dei rifiuti di imballaggio di legno nel corso degli ultimi anni?
I numeri di 25 anni di attività del Consorzio parlano da soli: sono stati immessi al consumo 63 milioni di tonnellate di imballaggi in legno, indispensabili per garantire una logistica moderna e sostenibile, sono stati avviati a riciclo 34 milioni di tonnellate di legno e sono stati riutilizzati 10 milioni di tonnellate di imballaggi, pari a 800 milioni di pallet rigenerati e reimmessi al consumo. La percentuale di riciclo degli imballaggi si attesta negli ultimi anni al 63% rispetto all’immesso al consumo, più del doppio rispetto all’obiettivo fissato dall’Unione Europea al 30% entro il 2030.
Possiamo affermare che il riutilizzo e il riciclo del legno in Italia sono ormai un’economia concreta e consolidata che rappresenta un’eccellenza a livello internazionale.
Crede che un processo di Ri-Generazione aziendale in termini di sostenibilità, innovazione, di inclusione sociale e di salute debba essere messo in partica da tutte le aziende? se la risposta è affermativa, per quale motivo?
Le aziende all’avanguardia guardano al mercato con sguardo “sostenibile” ossia attento all’Uomo e al Pianeta per le generazioni future: questo chiede oggi il mercato. Sostenibile vuol dire un’economia che ha una visione ampia che tiene conto dell’impatto sull’ambiente e sull’uomo.
Quindi l’attenzione alla sostenibilità non è più un’opzione, è un senso unico. Il cambiamento climatico, i disastri ambientali, eventi tragici come la pandemia ci chiamano a una forte responsabilità e chi non se la assume non potrà essere protagonista nel mondo del futuro.
Per concludere: potrebbe dirmi uno slogan che racchiuda il concetto di rigenerazione aziendale e di sostenibilità?
Potrei darle due slogan.
Il primo in cui credo molto è “Verso un mondo nuovo” inteso come un mondo dove il rispetto è alla base a partire dall’ambiente. Un mondo dove l’uomo va oltre il suo piccolo sé e si apre al rispetto per la natura, per l’uomo dando vita a un’economia sostenibile per il pianeta.
Il secondo è “Il legno di oggi è nel mio mondo di domani”, perché il legno da sempre accompagna la vita dell’uomo, si tratta di un materiale prezioso e dalle vite infinite, e grazie al lavoro di Rilegno torna a nuova vita in un’ottica di vera economia circolare.