Nel dinamico panorama delle ricerche di mercato, la redazione di Business Intelligence Group è lieta di presentare una conversazione approfondita con il Professore Alessandro Gandolfo, eminente figura nel campo dell’economia e gestione delle imprese presso l’Università di Pisa.
Con una profonda esperienza accademica e una carriera dedicata allo studio e all’insegnamento delle dinamiche di mercato, il Professor Gandolfo oggi ci offre un’analisi approfondita sull’evoluzione delle ricerche di mercato e sul loro impatto centrale sulle strategie aziendali. Attraverso questa intervista, esploreremo insieme le sfide e le opportunità che caratterizzano il settore oggi, offrendo ai nostri lettori una panoramica unica sulle tendenze emergenti e sui consigli pratici per navigare con successo nel complesso mondo del marketing e delle ricerche di mercato. Preparatevi a immergervi in un dialogo stimolante che illumina l’importanza delle ricerche di mercato nel guidare l’innovazione e la competitività aziendale nell’era digitale.
Buona lettura!
L’intervista al Professore Alessandro Gandolfo dell’Università di Pisa
Benvenuto professore, potrebbe raccontare la sua esperienza lavorativa fino ad oggi?
Dopo aver conseguito la laurea in Economia all’Università di Pisa e il dottorato di ricerca in Scienze economiche presso la Scuola Superiore Sant’Anna, ho iniziato la mia attività di ricerca e di insegnamento alla Facoltà di Economia (oggi Dipartimento di Economia e management) dell’Università di Pisa dove sono titolare dei corsi di Economia e gestione delle imprese e di Analisi e ricerche di marketing. Dal 2012 insegno e svolgo attività di ricerca anche presso il Dipartimento di Science dell’informazione dell’Università di Zadar (Croazia).
Potrebbe darci una panoramica generale sull’importanza delle ricerche di mercato nell’ambito del marketing?
Rispetto alle origini, negli ultimi venti anni la disciplina del marketing è cambiata profondamente. In particolare, gli effetti indotti dalla rivoluzione tecnologica e digitale sui comportamenti di consumo e sulle abitudini di acquisto del pubblico fanno sì che sia molto rischioso per chi opera nel marketing prendere decisioni e sviluppare strategie senza un tempestivo e sistematico confronto con i dati provenienti dal mercato. Questo “bisogno” di dati tempestivi, affidabili, completi e pertinenti rende ancora più cruciale il contributo che le ricerche di mercato possono offrire alle Direzioni marketing delle aziende autenticamente “data driven”.
Qual è il ruolo che svolgono le ricerche di mercato nel determinare le strategie aziendali? Perché una azienda dovrebbe avere a disposizione una ricerca di mercato?
La centralità che i dati assumono nella presa delle decisioni, nelle scelte e nella definizione delle strategie rende fortemente auspicabile per le aziende disporre delle ricerche di mercato per ridurre i rischi, soprattutto se operano in mercati dalle dinamiche molto incerte, caratterizzati da elevata incertezza circa gli sviluppi della tecnologia e le aspettative e i gusti dei consumatori.
Qual è l’andamento delle ricerche di mercato negli ultimi anni? Ci sono sfide particolari che le imprese stanno affrontando?
Le statistiche rilasciate da autorevoli Enti di ricerca internazionali (tra i quali ESOMAR, l’Associazione Internazionale che riunisce studiosi e professionisti che operano nell’ambito delle ricerche di mercato) segnalano un trend di forte e costante crescita degli investimenti mondiali in ricerche di mercato. Purtroppo, il nostro Paese costituisce un’eccezione in quanto l’ammontare degli investimenti in ricerche di mercato è significativamente inferiore a quello dei paesi nostri competitor sui mercati internazionali. Perciò, una sfida preliminare per le imprese italiane è quella di diffondere e consolidare la cultura della ricerca, soprattutto all’interno delle PMI che appaiono ancora poco propense a sfruttare i vantaggi di cui potrebbero beneficiare grazie alle ricerche.
In che modo le ricerche di mercato possono favorire l’innovazione all’interno di una azienda? In che modo e come contribuiscono ad individuare nuove opportunità di crescita per una azienda?
Direi che tra le “ricerche di mercato” e l’“innovazione” esiste un profondo legame storico e saldamente radicato. È difficile immaginare che un’impresa innovativa rinunci a svolgere ricerche di mercato, soprattutto se è autenticamente innovativa nel senso che sviluppa prodotti (o servizi) per cui non esiste la possibilità di effettuare confronti con prodotti simili per verificarne l’accettazione e il gradimento da parte del mercato. Il contributo che le ricerche di mercato possono offrire alle aziende che intendono sviluppare soluzioni innovative è duplice. Da un lato, rilevare attraverso il contatto e il dialogo “quotidiano” e capillare con il pubblico, attraverso i molteplici touch points di cui si dispone oggi: suggerimenti, critiche, curiosità, commenti da trasformare in spunti (insights) di stimolo dell’attività innovativa. Dall’altro, le ricerche sono fondamentali per stabilire il gradimento, l’accettabilità e, dunque, stimare le effettive potenzialità di un prodotto innovativo prima che una “pessima idea” proceda nel processo di sviluppo, determinando a carico dell’impresa costi non recuperabili.
Come le imprese si stanno adattando per rimanere competitive in un mercato mutevole? Le ricerche di mercato aiutano a restare competitivi?
È sempre più diffusa la consapevolezza che oggi per riuscire a costruire e a mantenere nel tempo un reale vantaggio competitivo, sia difficile poter fare a meno delle ricerche di mercato e dei dati che esse generano su cui fondare le scelte e costruire strategie.
Quale consiglio darebbe agli studenti che stanno studiando marketing e ricerche di mercato? Quali competenze ritiene siano cruciali ad oggi per avere successo in questo campo?
Ai miei studenti consiglio di studiare e di appassionarsi agli sviluppi conseguenti al processo di digitalizzazione delle ricerche di mercato, evitando però di illudersi che solo tutto ciò che è “online” funzioni, mentre tutto ciò che è “off line” sia obsoleto e da dimenticare. È certamente vero che chi opererà in futuro nel settore delle ricerche di mercato dovrà padroneggiare le metodologie emergenti le quali presuppongono approfondite conoscenze informatiche, logiche e matematiche, tuttavia: i) saper “dialogare” con le persone, rivolgere domande “ben poste”, cioè “pertinenti, comprensibili e non ambigue” e ii) saper sviluppare questionari (per i sondaggi di opinione o survey) o tracce di discussione (per i focus group) resteranno competenze imprescindibili per chi farà questo mestiere. Infatti, è attraverso tali metodologie appartenenti alla “tradizione” che si potrà continuare a investigare e a scoprire il “perché” di certi comportamenti o di certe scelte ed evidenziare le “emozioni profonde” che i consumatori provano di fonte a marchi, packaging o spot. Evidenze che nessun algoritmo, per quanto ben strutturato e/o dotato di intelligenza artificiale, potrà mai evidenziare e spiegare, almeno non come farebbe un bravo e “umano” ricercatore di mercato!
La redazione di Business Intelligence Group ringrazia sinceramente il professore Alessandro Gandolfo per aver condiviso le sue preziose intuizioni e visioni in questo dialogo illuminante. Attraverso la sua expertise nel campo delle ricerche di mercato e strategie aziendali, il Professore Gandolfo ha tracciato un percorso chiaro per coloro che sono impegnati nel comprendere e navigare le sfide del panorama aziendale moderno. La sua analisi approfondita su come l’innovazione e le ricerche di mercato guidano il successo delle imprese oggi è una risorsa inestimabile per studenti, professionisti e leader che aspirano a far prosperare le proprie organizzazioni in un mondo in rapido cambiamento. Incoraggiamo i nostri lettori a riflettere attentamente sui punti sollevati durante questa conversazione e a considerare come gli insight offerti possano essere applicati per arricchire le loro strategie aziendali, spingendo verso un futuro più dinamico e competitivo.