Quello del second hand è un trend diffuso e un modello economico che rientra nell’ottica di un’economia circolare e sostenibile. Il mercato del second hand oggi nel mondo vale 120 miliardi di dollari, oltre il triplo rispetto al 2020. Anche l’Italia sta seguendo il trend globale della preferenza per gli articoli di moda e non solo, di seconda mano.
In modo particolare sono i consumatori della Generazione Z a dimostrare un maggior interesse verso l’acquisto di oggetti second hand, soprattutto capi di abbigliamento, spinti da valori quali la sostenibilità, l’esclusività e chiaramente anche la convenienza. Quasi la metà di coloro i quali fanno acquisti di seconda mano trova nell’usato un modo sostenibile per essere al passo con le tendenze del momento.
Second hand e usato: differenze
Il mercato del second hand riduce al minimo i rifiuti grazie al riutilizzo, al ricondizionamento e al riciclo dei materiali. Tale sistema è una forma di economia circolare che dà valore alle cose e si classifica tra i comportamenti sostenibili più diffusi e che porta valore al Paese, alle persone e all’ambiente. L’economia di seconda mano non non va confusa con l’economia dell’usato. Infatti, mentre la prima si riferisce al passaggio di un prodotto, non necessariamente usato, da un proprietario all’altro, nella seconda, il prodotto è stato usato in precedenza.
Panoramica e previsioni sul futuro del mercato del second hand in Italia: il report di Boston Consulting Group
Fino a poco tempo fa il mondo del mercato seconda mano era presente esclusivamente nei mercatini o sugli annunci nei giornali. Oggi, invece, tale mercato è sul web. Un report di Boston Consulting Group realizzato per Vestiaire Collective, piattaforma di vendita on line francese di vestiti di lusso di seconda mano, ha valutato tra i 30 e i 40 miliardi di dollari il valore del mercato mondiale del second hand con una previsione di crescita tra il 10 e il 15% per anno entro il 2024.
Oggi l’Italia conta molti punti vendita online e fisici di vestiti e accessori di seconda mano. Nei prossimi 10 anni il trend del mercato del second hand è destinato a salire sia nel mondo che in Italia: da qui al 2028 il valore del mercato del second hand supererà il fast fashion.
In Italia, negli ultimi 5 anni, il settore del second hand è cresciuto raggiungendo circa 24 miliardi di euro nel 2019. Il settore dei prodotti per la casa e per la persona vale nel complesso 2,8 miliardi di euro ed è affermato soprattutto nel mondo online. La spinta più significativa arriva infatti proprio dal mondo digitale che costituisce quasi il 50% del totale con un valore quasi raddoppiato in pochi anni: dai 5,4 miliardi di euro del 2014 agli 11,8 miliardi del 2021.
Quando esplode il second hand?
Gli acquisti di seconda mano esplodono in modo particolare nel 2020. La crisi economica scaturita dalla crisi sanitaria ha favorito la corsa agli acquisti di seconda mano il cui prezzo è senza dubbio più accessibile. Inoltre, la vendita e l’acquisto second hand si trovano nell’elenco dei comportamenti sostenibili più diffusi tra gli italiani, dopo la raccolta differenziata, l’acquisto di lampadine a LED e di prodotti a kilometro zero.
La pratica d’acquisto seconda mano entra a far parte a tutti gli effetti dei comportamenti di consumo degli italiani, grazie al mondo online che ha reso questa forma di compravendita simile all’esperienza del percorso d’acquisto su un e-commerce.
Secondo i dati di Vestiaire Collective, tra il mese di marzo e il mese di giugno del 2020 l’Italia ha registrato un incremento dei depositi di vestiti di seconda mano del 137% e del 128% degli ordini: in particolare menswear con un + 190%, ready to wear donna con un + 149% e accessori donna con un + 108%.
In relazione allo stesso studio di Vestiaire Collective, è emerso che:
- chi acquista oggetti di seconda mano ha in media tra i 30 e i 50 anni.
- Chi vende oggetti o indumenti di seconda mano ha tra i 35 e i 45 anni.
- Il 75% degli acquirenti di moda second hand è rappresentato dal sesso femminile con un’età tra i 25 e 34 anni.
Perché il mercato seconda mano è così apprezzato?
Il second hand è molto apprezzato per via del risparmio/guadagno che ne deriva, non solo in termini di soldi, ma anche di spazio in casa. Sostenibilità e riduzione degli sprechi sono altre due note positive che spingono alla crescita del mercato del second hand. I consumatori associano sempre più alla pratica del second hand valori forti legati al rispetto per l’ambiente e alla consapevolezza di impatto ridotto grazie all’economia circolare.
Ma cos’è che comprano e vendono di seconda mano gli italiani?
In modo particolare gli oggetti più popolari nella compravendita di seconda mano risultano essere
- i motori (circa 11,5 miliardi);
- i prodotti per la casa e la persona (circa 5,7 miliardi);
- gli oggetti di elettronica (circa 4,1 miliardi);
- i prodotti per sport e hobbistica (circa 2,6 miliardi).
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