Business Intelligence Group con la sua Rubrica “I Big Data per la ripartenza” ha intervistato Gianpaolo Di Fiore Responsabile dei Processi Operativi di SGB Humangest azienda simbolo delle Risorse Umane in Italia e punto di riferimento nel mercato del lavoro. SGB Humangest in Business Intelligence Group ha trovato un’interessante collaborazione.
Innovazione, entusiasmo e futuro: sono questi i valori che l’azienda mette al centro, con uno spirito sempre ambizioso e determinato. SGB Humangest nasce nel 2005 e oggi conta oltre 50 filiali distribuite in 14 regioni d’Italia con un fatturato annuo cresciuto costantemente negli anni e attestatosi stabilmente sopra i 100 milioni di euro. Gianpaolo, qual è il segreto di questo successo?
“Il successo è legato al fatto che siamo un’azienda che ha fame, che non si è mai accontentata, che ha sempre obiettivi maggiori da raggiungere: questo ci ha aiutato a non mollare mai, a diversificare i nostri servizi e quindi ad essere presenti sul mercato in riferimento a quelli che possono essere le richieste delle aziende. Tutto questo, unito ad un gruppo coeso che ha ben chiari gli obiettivi, ha fatto sì che, di anno in anno, le nostre radici si siano fortificate. Il business ci indica che stiamo percorrendo la strada giusta.”
Gianpaolo, SGB Humangest è stata ufficialmente certificata da Top Employers Institute un’azienda Top Employer Italia 2021. In un anno in cui le abitudini nel mondo del lavoro sono state stravolte dalla Pandemia, quali sono stati gli ingredienti dell’azienda a distinguersi dai competitors?
“La certificazione appena citata è una grande soddisfazione per tutta l’azienda e frutto di un duro ed intenso lavoro di tutto il nostro team. Noi, come azienda, siamo riusciti ad integrare maggiormente tutte le idee di business e riusciamo a lavorare non come 5 dita ma come un pugno: questo ovviamente ci ha aiutato. Soprattutto in un momento difficile come quello che abbiamo trascorso e stiamo trascorrendo, l’azienda non ha fatto venir meno il supporto alle persone e non ha modificato quelli che sono i benefit dei dipendenti. Questo ha fatto la differenza anche sul mercato.”
SGB Humangest mette le persone al centro. E per farlo si affida ai BIG DATA, un’enorme mole di informazioni prodotte dalla digital transformation del business dentro e fuori alle aziende. Come possono i dati centralizzare il concetto di umanità in un’azienda?
“Effettivamente potrebbero sembrare due dati in contrasto. La fortuna è che i dati sono lì e quindi vanno letti, vanno analizzati, e per fare questo servono le persone. A chi me lo chiede, nel momento in cui devo identificare qual è in effetti il mio lavoro, io dico che in realtà analizzo dei dati, in modo da dare informazioni corrette alla mia azienda. Tutti questi step coinvolgono persone. Quindi sicuramente i dati ci aiutano. Automatizzare l’estrazione dei dati ci aiuta, ma poi dietro ci devono sempre essere le persone. Questa è l’identificazione corretta tra l’integrazione di dati, analisi e persone.”
Gianpaolo, ci parli dell’esperienza del geomarketing con Business Intelligence Group.
“Il sistema di geo marketing aiuta a migliorare la conoscenza del territorio per lo sviluppo della rete vendite e conquista del mercato. Siamo partiti da un’intuizione del nostro direttore generale, dall’idea di collegare i dati di attività, i dati economici ad una sorta di geo localizzazione. In piena Pandemia era impossibile visitare persone. Abbiamo così individuato Business Intelligence Group, ci siamo messi in contatto con Gianni Bientinesi, abbiamo manifestato quelle che erano le nostre necessità e abbiamo trovato prima un fornitore e poi in partner. È stato fatto un lavoro enorme. Abbiamo creato un database di circa 100.000 aziende che identificano il nostro mercato potenziale, individuando quelli che potevano essere i settori più importanti per noi. Ci sono circa 450.000 attività svolte dai nostri commerciali, dal 2018 al 2021, parliamo di circa 300.000 candidati. Abbiamo organizzato questa enorme quantità di dati grazie a Gianni Bientinesi e il team di Business Intelligence Group. Tutto questo è diventato quello che in azienda viene definito Big Geo e che da settembre 2020 ci sta supportando e aiutando nell’attività commerciale.”
Quali sono le figure che utilizzano questo strumento e quali sono i principali vantaggi della soluzione adottata?
“Di fatto noi ci occupiamo della manutenzione, per così dire, del sistema. L’utilizzo commerciale viene fatto da tutti i manager del comparto commerciale. Dal nostro direttore generale, ai direttori operativi, ai direttori d’area. Questi hanno poi a loro volta la possibilità di trasferire alla rete i dati che raccolgono e quindi ai commerciali che ogni giorno si recano dai clienti. Tendenzialmente è uno strumento che viene utilizzato dal comparto manageriale.”
Com’è cambiato il vostro lavoro con l’introduzione di questa soluzione?
“Da un punto di vista operativo, Business Intelligence Group ci ha dato in mano uno strumento veramente facile da utilizzare, quindi non ha stravolto le abitudini dell’area commerciale. L’idea era, invece, quella di cambiare l’approccio e quindi il ragionamento che c’è alla base della definizione di quale possa essere un cliente utile o meno, quindi l’identificazione dei clienti che per noi hanno reale potenziale, anche confrontati con quelle che sono le aree dove noi andiamo a fare questa attività. BIG ci ha aiutato a definire il mercato reale per identificare una serie di aziende che per esempio si trovano nella stessa area. Uno strumento questo che ci ha aiutato tantissimo durante la Pandemia: il geo marketing ci ha permesso di lavorare meglio e più velocemente.”
Quale evoluzione avete in mente per sviluppare il vostro progetto?
“Quello che vorremmo fare è collegare ai clienti quanto hanno generato in termini di margine. Quanto del mercato è un mercato nostro, quindi attivo. Quanto è un mercato inattivo e qual è il mercato da conquistare.”
Gianpaolo, ci sono novità a cui l’azienda sta lavorando?
“Le novità sono tantissime. Diciamo che abbiamo innanzitutto necessità di approfondire tutto il comparto legato all’analisi dei dati che abbiamo a disposizione. I dati sono tantissimi, ma con i normali strumenti diventa sempre più complicato gestirli. Quindi l’azienda investirà e sta già investendo su sistemi per integrare ciò di cui già disponiamo. Ma un importante investimento sarà quello di formare le persone nella gestione dei sistemi e del concetto di analisi.”
Business Intelligence Group ringrazia Gianpaolo Di Fiore per la sua gentile concessione.
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