All’interno dello scenario delle ricerche di mercato europee, Gianni Bientinesi emerge non solo come una figura dominante, ma come un vero e proprio visionario. Dopo aver conquistato il riconoscimento come CEO innovativo dell’anno nel 2022, Bientinesi ha continuato il suo percorso di successo con la pubblicazione del suo terzo libro, “RI-Generazione”. Quest’opera, oltre a rappresentare un nuovo caposaldo nella letteratura sull’innovazione, ha scalato rapidamente le classifiche dei bestseller, consolidandosi tra i preferiti del pubblico su Amazon in meno di dieci giorni dalla sua uscita.
Ma la sua carriera straordinaria non si ferma qui: è appena giunta la notizia che gli è stato conferito l’Innovation Award 2023 da InfoSpettacoli Magazine, una testimonianza ulteriore della sua capacità di innovare e ispirare in un settore tanto competitivo.
Al cuore di queste realizzazioni straordinarie si trova Business Intelligence Group Srl, la prestigiosa azienda che Bientinesi ha fondato dopo una carriera ventennale in importanti multinazionali. Guidata dalla sua visione, BIG – Market Research, fondata nel 2019 si è da subito distinta per un approccio innovativo, prestando particolare attenzione alle esigenze delle persone e mirando costantemente a migliorare la qualità della vita attraverso le sue ricerche.
Gianni, congratulazioni per il tuo riconoscimento con l’Innovation Award 2023. Secondo te, cosa ha distinto la tua carriera e il tuo approccio, portandoti a ricevere questo prestigioso riconoscimento?
Innanzitutto, vorrei solo precisare che il premio è stato dato al Team di Business Intelligence Group ed è a loro che vanno i complimenti miei e di tutti. Ad ogni modo, credo che sia stato riconosciuto alle persone di BIG un approccio nuovo nell’organizzare e ripensare alle ricerche di mercato. Nello specifico, in quell’attitudine di utilizzare un vero approccio multidisciplinare i cui ingredienti si possono ritrovare nel Rigore Scientifico delle metodologie proposte affiancato dall’utilizzo delle nuove tecnologie per raccolta e l’analisi delle informazioni tutto condito con una profonda conoscenza del mercato e una buona dose di creatività.
Questo premio è un riconoscimento ad ampio spettro delle tue realizzazioni nel campo delle ricerche di mercato. Cosa rappresenta per te ricevere l’Innovation Award?
Avere un riconoscimento come questo è per me stato molto importante e soprattutto stimolante per continuare in questa direzione. Quando lavori nel campo dell’innovazione è fondamentale avere dei momenti in cui ti rendi conto se la strada che stai percorrendo è quella giusta oppure no. I premi, i riconoscimenti ed i momenti di condivisione sono essenziali per capire se la strada intrapresa sia quella giusta. Avere un riconoscimento come questo offre la fiducia necessaria per continuare con maggiore convinzione il percorso che stai facendo.
Spesso ti sentiamo parlare di “innovazione”, ma il termine può avere sfumature diverse a seconda del contesto. Secondo te, cosa significa veramente “innovare” nel settore delle ricerche di mercato?
Innovare significa RI-GENERARE costantemente il tuo modo di approcciare ai problemi in modo positivo e nuovo. Per me che dell’innovazione ne ho fatto una vera e propria missione, è sempre importante essere aggiornato su quello che succede nel mondo e capire cosa bisogna fare per migliorare la qualità della vita di tutti. Il processo di innovazione si avvicina molto a quello di creatività. Saper innovare significa guadare in modo creativo e diverso la realtà per trovarne un nuovo senso, più profondo e stimolante.
Fondando Business Intelligence Group Srl, hai instaurato un nuovo paradigma nel settore. In cosa, concretamente, BIG si distingue dalle altre aziende per la sua natura innovativa?
Uno dei tanti ingredienti che fa di BIG una delle aziende più innovative sul panorama europeo è la sua capacità di trovare delle soluzioni sempre nuove e mai scontate. Mi piace pensare che BIG sia un posto dove incontrare persone appassionate del proprio mestiere e che sia in grado di offrire la propria competenza e professionalità in modo generoso. Al centro di questo vi è una costante animazione interna nel proporre sempre cose nuove e creative ai nostri Clienti. BIG è l’azienda del “si può fare”: dove gli altri non riescono a trovare una soluzione inizia il nostro lavoro. Trovare la chiave corretta e concreta per aiutare i manager delle aziende a prendere le migliori decisioni possibili. Questa è la nostra missione. Questo è il “carburante” che ci fa andare avanti con tutta la nostra determinazione. Essere utili nel migliorare la vita delle persone attraverso il nostro lavoro; che si tratti della realizzazione di un progetto di ricerca per un nuovo ospedale o che siano delle indicazioni per migliorare un prodotto o un servizio, noi diamo sempre il massimo del nostro saper fare.
Il tuo libro “RI-Generazione” e le realizzazioni di BIG sono chiari esempi della tua capacità di innovare. Come fai a mantenere questa mentalità innovativa? Da dove trai ispirazione?
Da qualche anno mi sono appassionato allo studio dei meccanismi della natura per capire come applicarli al mondo dell’organizzazione sociale e nello specifico aziendale. C’è una citazione di LAO TSU (filosofo e scrittore cinese antico) che mi piace ricordare che dice: “La natura non ha fretta eppure tutto si realizza“.
Questo significa che molto spesso siamo impegnati nel “complicarci la vita con delle cose inutili” dove la soluzione ad alcuni problemi l’abbiamo sotto gli occhi ma non la vediamo in modo chiaro. Per questo credo che il ruolo di BIG sia quello di fare da “specchio” alle aziende. Uno specchio in grado di chiarire meglio gli obiettivi aziendali e soprattutto indicare in modo semplice quali sono i primi passi da fare. Chiaro è che per realizzare questo in modo efficace c’è bisogno di una solida cultura di base, la conoscenza approfondita del mestiere, la conoscenza del mercato in cui opera l’azienda e una buona dose di empatia e creatività. Per alimentare questo, abbiamo la natura delle cose che è per me una fonte inesauribile di ispirazione che molto spesso ci dimentichiamo. Rallentare per godersi il viaggio: questo è il vero trucco per prendere ispirazione.
Hai sottolineato come BIG ponga una particolare attenzione ai bisogni delle persone, cercando di migliorare la qualità della vita attraverso la ricerca di mercato. Puoi condividere un esempio concreto di come la tua azienda abbia fatto una differenza tangibile nella vita delle persone?
Un esempio concreto posso farlo partendo dalla storia di BIG e quello che oggi rappresenta per migliaia di giovani talenti che vogliono intraprendere questo mestiere. Da gennaio 2023 abbiamo deciso di aprire una nuova sede operativa a Pisa. Questa decisione è stata presa alla luce di alcune considerazioni importati su quale impegno volesse prendersi BIG nei confronti della collettività. Pisa è da sempre un polo di eccellenza per quanto riguarda la formazione universitaria. Qui risiedono importanti istituzioni Universitarie riconosciute in tutto il mondo: basti pensare alla Scuola Normale Superiore oppure alla Scuola Superiore Sant’Anna.
All’università di Pisa si sono formati personaggi illustri che hanno fatto la storia del nostro Paese. Nonostante tutto, fino a ieri coloro che avevano deciso di laurearsi in Marketing e Ricerche di Mercato non avevano un vero punto di riferimento in ambito lavorativo. I giovani talenti che si laureavano dovevano necessariamente valutare la possibilità di spostarsi verso Milano o addirittura verso mete internazionali per potersi formare ed intraprendere la carriera del Ricercatore di Mercato.
Di qui l’idea e la volontà di dare una concreta opportunità a questi giovani realizzando un vero e proprio HUB di Ricerca proprio sul territorio Pisano. Questo ha fatto in modo che oggi questi ragazzi abbiano una nuova e concreta opportunità per migliorare la propria qualità della vita iniziando un proprio percorso formativo a portata di mano. Credo che questo sia un vero esempio di come un’azienda come la nostra possa veramente cambiare la vita delle persone dando la possibilità di imparare una delle professioni più interessanti del mondo.
Avendo lavorato in importanti multinazionali prima di fondare BIG, come vedi l’evoluzione delle ricerche di mercato nelle aziende? Ci sono tendenze o sfide emergenti che vedi all’orizzonte?
È chiaro che oggi vi è la possibilità di attingere in modo semplice ad una quantità di informazioni prima impensabile. Basti pensare quanti dati possiamo reperire in modo istantaneo anche dal nostro cellulare interrogando semplicemente il motore di ricerca Google. Il fatto che vi siano tante informazioni disponibili anche gratuitamente non significa che ci siano anche le risposte giuste alle nostre domande. Molto spesso si confondono delle informazioni generali come sufficienti per poter avere una vera comprensione del fenomeno.
I Big Data ci consentono di capire come soddisfare il cliente ma con l’ascolto saremo in grado di trovare quegli elementi che rendono davvero felici le persone. Come affermato da Tom Admski in una discussione al festival di Cannes 2015: «I brand non ci trattano come individui. I brand fanno ancora affidamento sugli arcaici e imperfetti processi di segmentazione che suddividono la clientela in target demografici. Ma non si rivolgono a me».
Il futuro sarà l’ibridazione delle fonti. Qualcuno l’ha già capito, altri stanno aspettando. Io ho fondato un’azienda che fa esattamente questo.
Con il premio Innovation Award nel tuo curriculum, quali sono i tuoi progetti e visioni per il futuro, sia per te personalmente che per Business Intelligence Group?
Non è facile fare delle previsioni, soprattutto per il futuro. Al di là della citazione penso che il futuro sia quello di trovare sempre la passione per essere aperti a nuovi stimoli che possono arrivare alla conoscenza di nuovi modi per fare le cose nel migliore dei modi. Sicuramente BIG sta attraversando un periodo molto stimolante e di crescita in termini di competenze. Credo questo sia la chiave per offrire ai nostri clienti la migliore soluzione possibile per metterli in condizione di prendere le decisioni corrette.
In un mondo in continua evoluzione, cosa consiglieresti a chi aspira a diventare un innovatore nel settore delle ricerche di mercato o in qualsiasi altro campo?
Al di là del “banale” essere sempre all’ascolto e alimentare la propria creatività, io sono convinto che l’innovazione avviene solo dopo che hai messo solide radici nella comprensione della materia. Non si innova se non c’è una competenza profonda della materia. Non si può correre se prima non abbiamo imparato a camminare bene. Il mio suggerimento ai giovani è quello di approfittare della possibilità di studiare ed appassionarsi alle materie di base. Solo così diventeranno persone consapevoli e protagoniste del proprio futuro.
Ci sono persone o esperienze che ti hanno particolarmente ispirato o sostenuto nel tuo percorso e a cui vorresti dedicare questo premio?
Nel mio percorso ho avuto l’opportunità e la fortuna di incontrare molte persone che hanno fatto in modo che mi alimentassi anche dello scambio con queste. Alcune mi hanno accompagnato per un breve tragitto, altre se ne sono andate senza lasciare traccia, altre ancora hanno segnato profondamente il mio percorso professionale. Grazie anche a queste ultime, oggi posso dire di essere orgoglioso di quello che stiamo costruendo con BIG e sono convinto che quello che facciamo ogni giorno possa andare oltre a quello che inizialmente avevo immaginato. Il bello della RI Generazione continua dove l’unica costante rimane il cambiamento.