Ogni giorno Ikea si impegna nel migliorare la vita delle persone promuovendo un comportamento positivo, rispettoso delle diversità e inclusivo all’interno del contesto aziendale e all’interno della società.
L’impegno di Ikea si concentra su tre tematiche principali. Vivere una vita sana e sostenibile, ridurre l’impatto sul clima e trasformare Ikea in una azienda i cui valori sono l’uguaglianza e l’equità. Attraverso azioni concrete Ikea cerca di restituire alle persone un mondo migliore partecipando a progetti sostenibili e inclusivi, ma anche organizzando tavole rotonde sul tema della violenza di genere e contro la violenza sulle donne.
Promuovere Diversità e Inclusione in Azienda Per il Successo
Intervista a Stefania Mastroeni di Ikea: Equality, Diversity & Inclusion.
Benvenuta Stefania, potrebbe presentarsi e parlare del ruolo che svolge all’interno di Ikea e di cosa si occupa?
Lavoro in IKEA da molti anni. Per molto tempo mi sono occupata di sostenibilità, in particolare in ambito sociale. A settembre 2023 ho voluto cogliere un’opportunità di cambiamento e di crescita professionale intraprendendo un nuovo percorso, che mi vede attualmente impegnata nel ruolo di Equality, Diversity & Inclusion Leader per IKEA Italia. È un ruolo molto interessante e di grande responsabilità perché si occupa di presidiare tutte le dimensioni legate alla Diversità con l’obiettivo principale di far sì che tutti i co-worker (così si chiamano tutti i collaboratori e le collaboratrici in IKEA) possano vivere in un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso. Da sempre la mission di IKEA è quella di creare una vita migliore per la maggioranza delle persone, per questo motivo è per noi fondamentale non solo incontrare le esigenze e le aspettative dei nostri clienti, ma prima di tutto quelle dei nostri collaboratori. Il mio compito è assicurarmi di creare un ambiente professionale a misura di ogni co-worker e di promuovere un comportamento analogo nella società.
IKEA crede che l’uguaglianza parta da casa e che debba esserci equità sul luogo di lavoro. In quale modo vi impegnate concretamente per abbattere gli stereotipi e promuovere un cambiamento nella società? Come si concretizza questo impegno e come mettete in atto questi valori all’interno di IKEA?
Vogliamo che ogni persona possa sentirsi “a casa” nella dimensione domestica e nella società e per questo ci impegniamo ad abbattere stereotipi e consuetudini sbagliate che riguardano noi e la nostra realtà quotidiana, al lavoro, a casa e nella società.
L’impegno di IKEA sui temi dell’equità, della valorizzazione delle differenze e dell’inclusione è fondamentale per permettere a tutti i co-worker di esprimere al massimo le proprie potenzialità in piena libertà. Per questo motivo IKEA ha deciso di introdurre già da anni la figura dell’ED&I leader, dedicata al presidio e al rispetto di queste tematiche grazie ad un piano triennale che delinea una strategia chiara e dettagliata per raggiungere obiettivi ben definiti. Ci occupiamo di tutte le aree della diversità: da quella di genere, alle persone con disabilità, dalla comunità LGBTQI+ ai rifugiati, senza dimenticare i temi della multi generation e della multi-etnicità.
Negli anni abbiamo intrapreso diversi progetti ed iniziative per presidiare queste aree, in IKEA e fuori da IKEA. Siamo soci fondatori di Parks – Liberi Uguali, un’associazione no profit che si impegna a promuovere l’inclusione e il rispetto della diversità sul luogo di lavoro. Nel 2012 abbiamo esteso alle coppie omosessuali i benefici aziendali riservati dalla legge italiana solo ai dipendenti etero sposati e alle coppie di fatto. Dal 2019 abbiamo attivato un programma dedicato alla formazione e all’inserimento lavorativo di persone rifugiate. Tutti i nostri consulenti d’arredo che si dedicano alla progettazione degli spazi per i nostri clienti sono formati per incontrare anche le esigenze delle persone con disabilità e con ridotta capacità motoria. Questi sono alcuni degli esempi che dimostrano come il nostro impegno sia trasversale.
In che modo IKEA cerca di soddisfare ogni richiesta ed esigenza del cliente? In che modo avete cura di ogni cliente e attraverso quali pratiche e azioni si manifesta il vostro interesse e attenzione verso di esso?
Ai nostri clienti vogliamo garantire che ogni interazione con IKEA sia un’esperienza significativa e positiva. Siamo l’azienda che ha dato vita al concetto del design democratico, con la priorità di garantire sempre un prezzo accessibile mantenendo un ottimo rapporto qualità-prezzo e offrendo mobili funzionali e realizzati secondo i principi della sostenibilità. Ci prendiamo cura dei nostri clienti di oggi e di domani non solo attraverso il modo in cui realizziamo le nostre soluzioni di arredo e alla molteplicità di servizi che offriamo, ma anche attraverso le scelte e gli investimenti di medio e lungo termine che intraprendiamo per costruire un’azienda sempre più circolare e con una forte attenzione a una presenza positiva nelle nostre comunità. Raccontare e condividere i nostri valori con i nostri clienti ci permette di contribuire a migliorare la società e le comunità in cui l’azienda opera.
Ikea si impegna anche nella costruzione di un futuro più sostenibile? Se la risposta è affermativa, con quali azioni si concretizza questa volontà?
Creare una vita migliore per la maggioranza delle persone non può prescindere dall’impegno di generare un cambiamento positivo per le persone e per il pianeta. Per poterlo fare in modo mirato viene elaborata a livello globale e in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 2030 la strategia di sostenibilità che si chiama “People & Planet Positive” il cui obiettivo principale è quello di bilanciare la crescita economica di IKEA con un impatto sociale positivo e con la tutela e la rigenerazione dell’ambiente. La strategia individua tre aree tematiche su cui concentrarci: vita sana e sostenibile, che significa ispirare le persone a vivere la casa in modo più consapevole e nel rispetto dei limiti del pianeta, facilitandole grazie anche alle nostre soluzioni e all’utilizzo dei nostri prodotti; circolarità e impatto positivo sul clima, ovvero l’impegno di ridurre le emissioni di gas serra in misura maggiore rispetto a quelle emesse e trasformare IKEA in un’azienda circolare entro il 2030; equità e uguaglianza che consiste nel creare un impatto sociale positivo per tutte le persone coinvolte nella catena del valore IKEA e nelle comunità locali.
Avete preso parte a dei progetti legati all’inclusione sociale o alla sostenibilità?
Grazie alla nostra progettualità “Un posto da chiamare casa” sono più di 750 i progetti sociali che IKEA ha contribuito a realizzare in Italia. Un modello virtuoso di collaborazione con associazioni e istituzioni locali, per riqualificare e arredare spazi inutilizzati o da rinnovare, trasformandoli in luoghi di accoglienza da restituire alla comunità. I progetti sono dedicati ad accogliere e supportare con percorsi dedicati una molteplicità di persone: donne vittime di violenza, bambini e bambine, persone con disabilità, famiglie in difficoltà, persone rifugiate.
Oltre ad aver partecipato e aderito a progetti, avete voi stessi organizzato tavole rotonde o eventi legati all’inclusione sociale?
Capita spesso di organizzare tavole rotonde interne e per i nostri clienti, con l’obiettivo di diffondere maggiore consapevolezza e strumenti utili per comprendere e agire su diverse tematiche di attualità. Un tema che presidiamo da tempo è quello del fenomeno della violenza contro le donne, che nella maggior parte dei casi si manifesta tra le mura domestiche. Come azienda ci impegniamo a mantenere accesi i riflettori su questo problema, implementando diverse iniziative, sia per aumentare consapevolezza sul tema attraverso delle campagne dedicate che ci permettono di parlare alla maggioranza delle persone; sia applicando azioni concrete, come l’introduzione, nel 2016, di un congedo di 6 mesi pensato per supportare co-worker vittime di violenza di genere che dovessero averne bisogno. Per contribuire a offrire luoghi sicuri, di ascolto e di riconquista della libertà per le donne vittime di violenza, negli anni abbiamo realizzato più di 50 progetti specifici per supportare centri antiviolenza e case di accoglienza per donne e bambini.
Ci sono altri progetti o programmi in corso o a cui aderirete in futuro?
Certo, come diciamo spesso in IKEA, il più rimane ancora da fare e sono molti i progetti che vorremmo realizzare, guidati dal nostro Equality plan triennale. Dal 2019 ad esempio siamo attivi con il nostro programma Employment skills for Refugees con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone rifugiate e dar loro la possibilità di inserirsi nel contesto lavorativo e sociale e di cui hanno potuto usufruire più di 100 persone rifugiate in Italia.
Quali obbiettivi sono stati raggiunti negli ultimi anni? Avete degli obbiettivi che vorreste raggiungere nel futuro prossimo?
Siamo da sempre attivamente impegnati per l’inclusione e il rispetto della comunità LGBTQ+, e come spero sia emerso fin qui cerchiamo sempre di partire da noi, da IKEA e dai nostri co-worker, per generare un cambiamento positivo anche nella società. A questo proposito vorrei sottolineare come dall’anno scorso IKEA Italia abbia introdotto una Policy dedicata alle persone Transgender. Un documento pensato per garantire un luogo di lavoro inclusivo, diffondere un linguaggio rispettoso della diversità di ogni persona e supportare i co-worker transgender che intraprendono un percorso di transizione grazie a sei settimane di permessi retribuiti. Una formalizzazione di pratiche e consuetudini già da tempo consolidate in IKEA che ci permette di essere ancora più vicini ai nostri colleghi e colleghe che intraprendono un percorso coraggioso e complesso.