Perché non si può fare a meno delle ricerche di mercato e della figura del ricercatore, in un periodo sempre più digitalizzato in cui pare che se ne possa fare a meno? Ne parliamo in questo articolo.

Ricerca di mercato: quanto è importante anche nell’era digitale

Il livello di connessione e esposizione sui social degli individui (connotati come consumatori, utenti, cittadini o altro ancora a seconda dei punti di vista), la capacità di osservare raccogliere dati sui comportamenti attraverso la profilazione tramite cookies, la possibilità di analizzarne indirettamente le opinioni attraverso i social, blog, recensioni potrebbe far pensare che le analisi di mercato non siano più così utili, se non addirittura inutili.

Ricerca di mercato tradizionale nel digitale: quanto è importante

Se da una parte le tecnologie digitali stanno trasformando profondamente il settore, all’enorme massa di dati che oggi è possibile raccogliere ed elaborare, non sempre corrispondono strumenti di analisi, per quanto sofisticati siano dal punto di vista matematico, informatico e statistico, che possano andare oltre certi limiti nella capacità di interpretazione dei fenomeni.

La possibilità di arrivare direttamente al consumatore e dialogare con lui per gli approfondimenti necessari per un’azione di marketing risulta ancora insostituibile.

Le ricerche di mercato mantengono la funzione di fornire informazioni a supporto dell’efficacia e successo delle azioni di marketing: la loro importanza diventa chiara quando si tratta di prendere decisioni importanti per l’azienda, e fornisce elementi.

Le fasi per il lancio di un prodotto o servizio, con il supporto delle analisi di mercato, sono:

  • In una fase preliminare è in grado di individuare le opportunità di business: definire il contesto di mercato e le aree critiche dei concorrenti, misurare l’accoglienza di un nuovo concept di prodotto, stimarne il potenziale, profilare il target in termini sociodemografici e di atteggiamenti, individuare le aspettative consente di costruire una strategia comunicativa e di distribuzione destinando le risorse adeguate e riducendo i rischi di flop
  • Una volta effettuato il lancio le ricerche di mercato sono un ottimo strumento per raccogliere feedback dai consumatori e analizzare cosa è andato bene o male. È possibile seguire l’efficacia della comunicazione e la resa dei diversi canali distributivi misurando la coerenza con le aspettative aziendali e correggere le eventuali criticità individuate
  • In una fase successiva, mantenere il contatto con i clienti monitorandone la Customer Satisfaction consentirà di farli partecipi della crescita del marchio, apprezzando il fatto che le loro voci vengano ascoltate. In un contesto in cui la fedeltà alla marca è sempre più bassa, anche questo può diventare un elemento differenziante.

È un esempio molto focalizzato per descrivere la complessità dei potenziali interventi ad hoc delle ricerche di mercato. Ce ne sarebbero molti altri, tanti quanti la storia dell’evoluzione delle ricerche di mercato.

L’informazione decisiva dal punto di vista dell’innovazione strategica risiede ancora nei “Tiny Data” o negli Small Data che scaturiscono dalle indagini ad hoc costruite sull’osservazione del comportamento del consumatore e nella verifica dei problemi che il consumatore incontra quotidianamente.

L’Intelligenza Artificiale, gli algoritmi, per quanto sofisticati ed elaborati siano, difficilmente riusciranno a supplire la capacità di interpretazione dei fenomeni in generale e di consumo nello specifico, di un bravo ricercatore di mercato “umano”. L’intuizione, ovvero la capacità di sintesi data dalla fusione della “passione” (ovvero della sfera emozionale) e della razionalità, sarà sempre un pezzettino avanti alle macchine. Perché anche le macchine nascono dall’intuizione.

Se questo questo contenuto ti è piaciuto faccelo sapere scrivendo a [email protected] e continua a seguirci su www.businessintelligencegroup.it