Le aziende chiuse per non aver ascoltato: quando l’ascolto è fondamentale.
Non ascoltare significa prendersi un rischio importante sul futuro della propria idea imprenditoriale.
Quello che ho capito, analizzando in modo trasversale le diverse storie è che tutte sono accomunate dal fatto che il management non è riuscito ad anticipare il cambiamento in modo efficace.
In particolare, la maggior parte della causa dei fallimenti è stato il non essere stati in grado di sviluppare quella intelligenza circolare di cui a lungo abbiamo trattato e cioè il non aver trovato il giusto equilibrio, il processo di sintesi tra:
- la soddisfazione dei clienti,
- la soddisfazione degli stakeholder di riferimento,
- la soddisfazione dei collaboratori
- la soddisfazione degli azionisti.
Per capirne la portata, anche solo facendo riferimento al mercato italiano nel 2018 sono fallite o entrate in procedura fallimentare 126 aziende che nel 2016 registravano ricavi medi per 42,1 milioni di euro per un totale di 5,3 miliardi di euro complessivi (totale 126 aziende).
Tra le più conosciute ritroviamo Condotte, QuiGroup!, DPS Group (Trony) Fonderie e Officine Meccaniche Tacconi, Casinò di Campione, Melegatti, Braccialini, Conte of Florence, Malo.
In generale, da uno studio presentato da Centro Studi ImpresaLavoro che, rielaborando i numeri forniti da OCSE e CRIBIS, ha evidenziato come ogni giorno in Italia chiudono in media 53 imprese. Questo significa che il processo di ascolto deve essere continuamente messo al centro per far si che il sistema aziendale non si fermi.
Al di là del contesto locale, ritroviamo esempi di carattere più globale che oggi ci fanno riflettere. Aziende e marchi che credevamo intramontabili ma che oggi o non esistono più o si sono molto ridimensionate. Solo per citarne alcune tra le più celebri:
- Atari: società statunitense produttrice di videogiochi e di hardware per uso videoludico, fondata nel 1972 rilevata per gravi problemi finanziari da Infogrames nel 2000
- Blockbuster: azienda di distribuzione di prodotti multimediali fondata nel 1985 in Texas, Dallas, e fallita nel 2013
- Commodore 64: home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dal 1982 al 1994
- DeLorean: azienda automobilistica fondata nel 1975 a Detroit e fallita nel 1982
- Enron: azienda del settore energia fondata nel 1985 a Onaha, Nebraska e fallita nel 2001
- Kodak: azienda multinazionale statunitense di tipo tecnologico, specializzata nella produzione di pellicole fondata 1888 e nel 2012 sottoposta ad amministrazione controllata
- Lehman Brothers: società attiva nei servizi finanziari a livello globale fondata nel 1850 a New York e fallita nel 2008
- Olivetti: una delle aziende più importanti al mondo nel campo delle macchine per scrivere, da calcolo e dell’elettronica fondata nel 1908 ad Ivrea e acquisita da Telecom Italia nel 1999
- Pan Am: è stata una delle maggiori compagnie aeree statunitensi fondata nel 1927 fallita nel 1991
- Tower Records: era una catena di negozi di dischi statunitense con sedi a livello internazionale fondata nel 1960 e messa in liquidazione nel 2006
“È molto difficile prevedere, specialmente il futuro.”
Niels Bohr