La gestione del debito aziendale richiede una combinazione di strategie ben pianificate. L’adozione di un piano di rientro, il ricorso al concordato preventivo, l’accordo di ristrutturazione dei debiti e il piano di risanamento rappresentano opzioni vitali per evitare di far fallire un’azienda e assicurarne la continuità. La chiave del successo risiede nell’attuazione coerente e diligente di tali strategie, adattandole alle esigenze specifiche dell’impresa.

Come Evitare il Fallimento di un’Azienda

1. Come non far fallire un’azienda: Il Piano di Rientro

Il piano di rientro si configura come un metodo ottimale per ridurre il debito delle imprese e agevolare il debitore. Tuttavia, è essenziale comprendere che rappresenta, al contempo, un’ammissione del debito, suscettibile di essere richiesto attraverso un decreto ingiuntivo. La sua attuazione richiede pertanto una gestione oculata e attenta per garantire il successo della strategia e la stabilità finanziaria dell’impresa.

Adozione di Strategie Concrete

Per affrontare e mitigare il debito delle imprese, è essenziale attuare strategie concrete attraverso molteplici procedure, sia giudiziarie che extra-giudiziarie.

Il Piano di Rientro: Una Soluzione Efficace

In particolare, in situazioni di questo genere, si può adottare un piano di rientro appositamente progettato. Questo piano rappresenta una vera e propria dilazione dei pagamenti, un mezzo efficace per risolvere lo stato di insolvenza che l’impresa potrebbe trovarsi ad affrontare. La sua attuazione richiede una comunicazione diretta tra creditori e l’imprenditore debitore.

Comunicazione Cruciale con i Fornitori

Nonostante possa sembrare una procedura semplice, in presenza di carenze di liquidità, il primo passo cruciale è comunicare apertamente le difficoltà ai fornitori e proporre un accordo in merito ai pagamenti.

Dettagli del Piano di Rientro

Il piano di rientro, inteso come un contratto tra le due parti, implica una modifica agli obblighi contrattuali, sia in termini di pagamento che di tempi di esecuzione. Per garantire l’efficacia reale del piano, è necessario redigerlo in modo scrupoloso in forma scritta, utilizzando una scrittura privata che dettagli i soggetti coinvolti, l’importo da saldare, l’origine dell’obbligazione, le modalità e i termini di pagamento, nonché la rinuncia alle azioni esecutive contro il debitore. Tutte queste informazioni devono essere chiaramente indicate, comprensive di luogo e data.

Risulta fondamentale prestare attenzione per evitare situazioni spiacevoli nel caso in cui non si riesca ad adempiere al piano. Se, ad esempio, l’accordo prevede la rateizzazione di un importo specifico senza sostituire il debito originario, il creditore ha il diritto di revocare il piano e richiedere il pagamento completo. In caso di novazione dell’accordo, in presenza di ritardi nei pagamenti o inadempimenti, il creditore non può esigere il pagamento in un’unica soluzione.

2. Come ridurre il debito delle imprese: Il Ricorso al Concordato Preventivo

Il ricorso al concordato preventivo emerge come una valida strategia per ridurre il debito delle imprese, offrendo un’alternativa per evitare il rischio di fallimento. Questa opzione diventa praticabile nei casi in cui non sia possibile adottare altre soluzioni di natura extra-giudiziaria.

Procedura e Obiettivi

Il concordato preventivo si rivela uno strumento utile per perfezionare accordi con i creditori di fronte ad un giudice. L’obiettivo primario è il recupero della capacità dell’impresa, consentendole di ritornare sul mercato. Questa via offre al creditore la garanzia della continuazione dell’attività e di un piano funzionale volto a ripristinare l’equilibrio economico complessivo.

Specificità e Vantaggi per il Creditore

L’utilità per il creditore deve essere chiaramente specificata e individuata in anticipo, garantendo un vantaggio certo e valutabile. La procedura per il concordato preventivo richiede la presentazione di un ricorso con una domanda dettagliata da depositare in Tribunale. In breve tempo, viene fissato un termine entro il quale il debitore è obbligato a presentare la proposta di concordato.

Contenuti della Proposta di Concordato

All’interno della proposta di concordato, devono essere specificate le cause della crisi aziendale, le modalità per soddisfare i crediti, le strategie di intervento per ristrutturare il debito e un’analisi attenta dei ricavi e dei costi previsti nel caso di continuazione dell’attività. Si devono anche considerare trattamenti differenziati per i creditori, riconoscendo le diverse esigenze e priorità.

Punti deboli azienda

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3. Come non far fallire un’azienda: L’Accordo di Ristrutturazione Debiti

L’accordo di ristrutturazione dei debiti rappresenta un potentissimo strumento per non far fallire un’azienda. Questa soluzione è considerata un autentico mezzo di risanamento, vitale per mitigare l’esposizione debitoria e mantenere la solidità finanziaria dell’impresa.

Accessibilità e Normative

In conformità con il nuovo Codice della Crisi d’Impresa, gli imprenditori non commerciali, tra cui rientrano attività artigiane, commerciali ed agricole (ad esclusione delle imprese minori), possono proporre tali accordi. Questo sottolinea l’importanza di tale tipologia di soluzione nel panorama normativo attuale.

Coinvolgimento dei Creditori

Per attuare l’accordo di ristrutturazione dei debiti, è fondamentale coinvolgere un numero specifico di creditori, particolarmente orientati a preservare l’azienda. Si identifica un accordo ordinario quando si raggiunge il 60% dei creditori, mentre diventa un accordo esteso quando supera il 75%.

Procedura e Certificazioni

Per avviare questo mezzo di salvaguardia e prevenire il fallimento, è necessario predisporre una relazione di un professionista che attesti la veridicità dei dati presentati e l’effettiva attuazione dell’accordo. L’obiettivo principale di quest’ultimo è garantire il controllo dell’azienda da parte dell’imprenditore, richiedendo una suddivisione delle operazioni in più fasi.

Fasi dell’Accordo

  1. Domanda di Accesso: il debitore deve depositare la domanda di accesso, specificando gli accordi con i creditori perfezionati o in corso. Questo step può essere contestato da terzi interessati o creditori.
  2. Omologazione: nella seconda fase, chiamata omologazione, il Tribunale accoglie la domanda, concludendo il processo con l’esecuzione dell’accordo.
Come non far fallire un'azienda

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4. Come non far fallire un’azienda: Il Piano di Risanamento

Un’ulteriore strategia efficace per mitigare il debito delle imprese e prevenire il rischio di fallimento è rappresentata dal piano di risanamento. Questo strumento giudiziale offre all’imprenditore l’opportunità di presentare ai creditori un nuovo progetto finalizzato al recupero finanziario.

Requisiti e Condizioni

Affinché il piano di risanamento possa essere attuato, è essenziale rispettare precisi requisiti. Innanzitutto, il debitore deve trovarsi in uno stato di insolvenza o crisi, ma tale situazione deve dimostrarsi reversibile, consentendo il raggiungimento di un equilibrio finanziario sostenibile.

Elaborazione del Piano di Risanamento

Quando si verifica un’inversione di rotta generata dalla situazione di insolvenza, diventa necessario redigere un piano mirato al risanamento dell’esposizione debitoria. Per garantire la validità dell’accordo e conseguire una reale riduzione del debito aziendale, è imprescindibile rispettare specifici requisiti contenuti nel piano stesso.

Contenuti Essenziali

Il piano deve fornire una data certa insieme all’indicazione dettagliata della situazione economica specifica dell’impresa, inclusi i creditori coinvolti. Per una comprensione più approfondita del piano, possono risultare utili allegati come la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre esercizi, bilanci annessi e scritture contabili obbligatorie.

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