Creare una community da zero è un processo che richiede un certo studio. Seguendo questo schema costituito da 10 passi, farlo sarà più facile.
Partiamo dal chiarire che cos’è una community. Per community, sul web, si intende un insieme di utenti accomunati da uno stesso interesse. Gli utenti di una community partecipano a discussioni costruttive scambiandosi le loro idee, per crescere insieme. Ecco 10 passi essenziali per creare una community da zero.
Perché decidere di far parte di una community?
Far parte di una community sul web vuol dire affermare la propria identità e sentirsi parte di un gruppo. La decisione di far parte di una community nasce dal pensare che gli argomenti affrontati in quel gruppo siano utili. Si decide di entrare a far parte di una community per creare, insieme ad altri, dei contenuti di valore e nuove relazioni, talvolta ricevendo in cambio anche una ricompensa.
Identità, fiducia, partecipazione e ricompensa sono dunque le fasi essenziali del ciclo del coinvolgimento che continuamente si ripete all’interno di una community.
Creare una community da zero: 10 passi fondamentali
1. Coinvolgere i primi membri e creare un’identità
Il primo passo per creare una Community sul web da zero è quello di coinvolgere i primi membri creando un’identità definita. Bisogna quindi far in modo che si possano aggregare più utenti in relazione ad un interesse comune, un tratto o una passione condivisa.
2. Guadagnare la fiducia dei membri
Una community nasce per dare risposta ad un’esigenza, per risolvere un problema, per far in modo che si possa apprendere una determinata cosa. Per guadagnare la fiducia dei membri della community è necessario chiamare ciascun utente, oppure inviare una mail in modo da raccogliere tutte le informazioni necessarie. Questo secondo passo è essenziale: la community, infatti, è condivisione, relazione, pertanto la conoscenza dell’altro è alla base del rapporto che necessita di fiducia.
3. Unire più persone e creare una relazione duratura nel tempo
Per creare una community online bisogna partire dal “poco” per arrivare al “tanto”. Nella sua fase iniziale, una community può essere formata da pochi utenti, purché siano le figure giuste per poter creare una relazione duratura. Una volta identificate le persone giuste, è necessario che tutti siano in connessione tra di loro. Unire più persone e farle sentire a proprio agio, è quindi il terzo passo per creare una community da zero.
4. Stimolare la partecipazione degli utenti con contenuti interessanti
Una volta creato un buon gruppo di persone, è bene stimolarlo realizzando un’agenda di contenuti interessanti, che riesca a mettere in luce gli argomenti di interesse che hanno portato gli utenti all’interno della community. Per far questo bisogna seguire gli interessi di ciascuno e far emergere l’utilità del gruppo che si è venuto a creare.
5. Allargare la cerchia dei contatti
A questo punto, è possibile iniziare ad allargare la cerchia dei contatti. Un modo è quello di chiedere ai membri della community più consolidati, di invitare altre persone che condividono lo stesso interesse. In questo quinto step, è importante non inserire all’interno della community utenti che non siano veramente interessati. Meglio sempre restare dell’idea di “pochi ma buoni”. Poiché se non c’è uno scambio di idee costruttivo, la community andrà a perdersi.
6. Identificare e invitare il gruppo
Il sesto passo è un momento molto importante. A questo punto del percorso, infatti, la community sta nascendo e gli utenti che ne fanno parte stanno iniziando ad interagire tra di loro con una tempistica sempre più frequente. Questo è il momento giusto per selezionare un gruppetto di persone attive e fidate in modo da cominciare ad avanzare la proposta di muoversi su una piattaforma online per tenere tutti insieme.
7. Ottenere la fiducia nella selezione della piattaforma
Acquisire una certa fiducia da parte degli iscritti è essenziale. Per accelerare questa fase del processo può essere d’aiuto far emergere i vantaggi e le possibilità che la community appena nata è in grado di offrire ai suoi utenti grazie alla piattaforma scelta. Quest’ultima deve essere in grado di gestire al meglio le discussioni, rendere semplice la condivisione, facilitare la comunicazione asincrona e funzionare in modo impeccabile da qualsiasi dispositivo.
8. Creare ogni giorno contenuti utili
Creare contenuti utili è un passaggio fondamentale. L’obiettivo è quello di fare in modo che le persone tornino sempre più frequentemente sulla piattaforma online. La community deve essere utile agli occhi dei partecipanti: se viene a mancare l’utilità, il gruppo andrà via via a perdersi fino al completo disfacimento della community.
9. Interagire chiedendo dei feedback
Non sempre i contenuti saranno visti da tutti. Ci saranno discussioni a cui non parteciperà l’intera community e ci saranno eventi online che non avranno grande successo. Questo non deve abbattere, ma spingere al miglioramento nelle tempistiche, nella scelta degli argomenti o nella presentazione dell’iniziativa. Interagire con il gruppo chiedendo dei feedback è importante per la crescita della community.
10. Invitare sempre più utenti e imparare a prendersi cura del gruppo
Invitare più utenti e imparare a prendersi cura del gruppo è il decimo e ultimo passo per creare una community da zero. Una volta che si impara a creare contenuti utili, una volta che le relazioni iniziali si sono consolidate e si comincia ad interagire e si è stabilito un clima positivo, arriva il momento di iniziare ad invitare o chiedere di invitare altre persone. Questa fase deve essere lenta perché la velocità non sempre gioca a favore e se non si trovano i membri realmente interessati, questi potrebbero andar via con la stessa velocità con cui sono arrivati. Comunque sia, sarà sempre il gruppo di partenza quello che, con molta probabilità, resterà sempre più attivo e affiatato.
I Coach e Senior Consultant di Business Intelligence Group ogni giorno mettono a punto metodologie e contenuti strategici per supportare la crescita della tua azienda e delle competenze delle persone.
Contatta Business Intelligence Group per avere maggiori informazioni sui servizi professionali.