Decidere di aprire un e-commerce è una scelta coraggiosa e allo stesso tempo vincente se si desidera restare al passo con i tempi. Ecco una guida completa per aprire un e-commerce e dar vita ad un’attività proficua.
Mai come adesso gli e-commerce sono attività che funzionano! Complice la pandemia, i negozi online hanno preso sempre più piede negli ultimi anni e sono diventati in alcuni momenti particolari l’unico approdo per acquistare beni, anche di prima necessità, dai medicinali ai generi alimentari, fino ad arrivare a calzature e abbigliamento, prodotti per la cura personale, elettrodomestici, piante e fiori e qualsiasi altro prodotto. L’e-commerce costituisce il futuro del commercio e il 2022 sembrerebbe essere l’anno ideale per decidere di aprirne uno. Aprire un e-commerce online non è comunque un passaggio del tutto semplice, ma seguendo i giusti consigli, è possibile farlo senza problemi!
Quanto costa aprire un e-commerce?
I costi di nascita di un e-commerce online dipendono in buona parte dal tipo di attività che si decide di avviare. Alcuni dipendono dal software o dalla piattaforma e, tra gli altri fattori, da come si vanno ad acquistare i prodotti da vendere. Fare un analisi dei costi in modo preventivo e dettagliato è dunque un po’ difficile in quanto sono diverse le variabili di cui tener conto. In linea generale tra i costi previsti per un e-commerce online rientrano
- il costi di avvio e mantenimento del sito web, licenze e permessi aziendali, dominio e hosting
- i costi del Software e-commerce
- i costi di promozione e strategie di marketing necessarie per la crescita dell’attività
- le spese per l’acquisto dei prodotti da vendere
- le spese di inventario e spedizioni
- il costo del packaging
- il costo delle commissioni per i pagamenti ricevuti.
Come aprire un e-commerce online: 5 passaggi essenziali
- Aprire una partita IVA e procedere in modo regolare secondo quanto presisto dalle legge.
- Preparare un Business plan.
- Valutare con attenzione la piattaforma e aprire l’e-commerce online.
- Stabilire cosa si vuole vendere e in relazione a questa scelta organizzare la parte logistica.
- Impostare le strategie di marketing.
1. Aprire una partita IVA e rispettare i requisiti di legge
Avviare un e-commerce risulta più semplice rispetto all’apertura di un negozio tradizionale. Questo perché gli e-commerce sono regolamentati dalla Direttiva 2000/31/CE del Parlamento Europeo che stabilisce la possibilità di aprire un negozio virtuale senza dover richiedere autorizzazioni in modo preventivo.
Per aprire un e-commerce online occorre anzitutto creare una propria partita IVA. In alternativa, per le prestazioni occasionali svolte in modo saltuario e senza organizzazione per le quali non vengono superati i 5000 euro di compenso, è possibile testare l’e-commerce per 30 giorni, approfittando della formula del Temporary Shop, prima di aprire una Partita IVA: una soluzione temporanea che consente di capire le potenzialità del business.
2. Preparare il Business plan
Quando si decide di aprire un sito e-commerce, è necessario valutare la realizzazione di un Business plan e se necessario richiedere un finanziamento per start up. Il Business plan è lo strumento essenziale per la gestione di un e-commerce poiché consente di descrivere e organizzare nel dettaglio tutto quello che riguarda la futura azienda, dal mercato di riferimento alle possibili opportunità di crescita, dalle strategie di marketing al piano finanziario. Questa attività è indispensabile per l’avvio di nuove attività professionali, piccole, medie o grandi imprese, come appunto un e-commerce online.
3. Valutare con attenzione la piattaforma e creare l’e-commerce online
Scegliere la piattaforma per aprire un e-commerce è uno dei passaggi più importanti che bisogna affrontare per avviare un’attività di commercio online. In sostanza è come cercare il locale se si trattasse di un negozio fisico!
Scegliere la giusta piattaforma è dunque fondamentale. Una volta scelta quella più adatta e individuato un nome di dominio accattivante per l’e-commerce nascente, sarà possibile personalizzare al meglio il negozio online. La maggior parte dei programmi per creare siti web sono dotati anche di un’App dalla quale è possibile aggiungere plug-in per integrare funzioni particolari al nuovo sito come strumenti per l’invio e la ricezione di email marketing, per modificare i prezzi o per aggiungere promozioni particolari a tempo.
4. Stabilire cosa si vuole vendere e organizzare la logistica
Se si possiede un negozio fisico e lo si vuole portare anche sul web con un e-commerce bisogna importare nello store l’inventario del negozio e gestirne una logistica separata, per cui ci si dovrà affidare ad un servizio di spedizioni.
Se, invece, si desidera aprire un e-commerce da zero, bisognerà
- organizzare un magazzino
- fare l’inventario
- selezionare il packaging
- valutare il miglior servizio per le spedizioni e capire come gestire al meglio eventuali resi e richieste di rimborso.
5. Impostare le strategie di marketing
Una volta che si è riusciti a dar vita ad un e-commerce, arriva uno degli step più importanti ovvero fare in modo che i clienti scoprano il business nascente e inizino ad acquistare. Anzitutto è necessario trovare la propria nicchia di mercato e assicurarsi che sia competitiva: l’assenza di concorrenza di solito è indice di mancanza di mercato. D’altro canto bisogna non scegliere una nicchia troppo affollata.
Nella realizzazione del progetto e quindi nella creazione del Business plan per aprire un e-commerce, un aspetto fondamentale per la pianificazione insieme alla realizzazione del sito è una corretta impostazione di attività di web marketing o di marketing digitale affidandosi ad un’agenzia SEO capace di trovare i giusti volumi di ricerca per i prodotti che si desiderano vendere.
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