I finanziamenti per start-up sono sempre più numerosi, e sempre più specifici, legati alla tipologia di core business, e agli obiettivi di start up. Spesso ottenere finanziamenti per start up è fondamentale per dare respiro al progetto e farlo decollare.
Perché, anche se nella maggior parte dei casi, chi avvia una start-up parte sempre da un auto-finanziamento, ricorrere a finanziamenti esterni può diventare un elemento determinante nello sviluppo della start-up stessa.
Finanza agevolata, finanza alternativa, ventur capitalist, business angel.
Sono davvero tante le forme e gli strumenti per finanziare l’avvio di nuove attività imprenditoriali.
Guardiamo allora di seguito chi finanzia le start up e con quali strumenti.
Chi finanzia le start up in Italia?
La principale differenza tra una start up e un’impresa è che la start up ha ad oggetto un progetto innovativo (quindi non ancora presente sul mercato) e scalabile (cioè replicabile in dimensioni sempre più grandi, con profitti crescenti). Queste caratteristiche non sono invece tipiche dell’impresa tradizionale.
Una start up è quindi un’organizzazione recente, nuova e innovativa, che ha come obiettivo diventare una grande impresa, grazie a un business model scalabile e ripetibile. E soprattutto grazie anche a finanziamenti ad hoc, nelle diverse fasi.
Sono diversi i soggetti che finanziano le start up, e gli strumenti finanziari a disposizione degli startupper.
Vediamo quelli più diffusi e più utilizzati.
Bootstrapper
È il founder o l’imprenditore stesso che investe i propri fondi per dar vita alla start up.
3Fs – Family, Friends & Fools
Sono i familiari, amici e i “folli”, ovvero tutte quelle persone che, pur non avendo grandi somme da investire, vogliono comunque sostenere l’avvio dell’attività anche con piccole donazioni.
Business angels
Start up e nuove imprese ricorrono spesso alle figure di Business Angel per ottenere un sostegno economico nella fase di lancio dell’attività.
Noti anche come angel investor, angel funder, seed investor, o private investor, i Business Angel sono soggetti privati che apportano fondi a un’impresa nascente o startup in cambio di capitale di rischio della stessa, diventandone socio (se l’investimento avviene una sola volta, si parla di “one-time investment”).
Oltre all’apporto di capitale finanziario, ricorrere ai business angel è importante per il loro contributo in termini di know-how e di rete di relazioni. (fonte Wikipedia).
Venture capitalist
Tra i vari finanziatori, i venture capitalist rappresentano una delle categorie con maggior disponibilità economica. E che quindi investe utilizzando fondi ad hoc, i cosiddetti venture capital.
L’investimento di un fondo di venture capital è un investimento in equity, con durata variabile tra i 3 e i 10 anni.
Public Player
In questa categoria di finanziatori di start up rientrano tutti quei soggetti pubblici sia di livello locale, ma anche e soprattutto a livello regionale, nazionale, ed europeo. Che erogano contributi, in alcuni casi anche a fondo perduto, per il sostegno a nuove attività imprenditoriali.
Incubatore d’impresa
Gli incubatori d’impresa noti anche come business incubator sono società private o enti pubblici che erogano una serie di servizi e risorse per supportare lo sviluppo di nuove imprese e start up. Spesso alcuni incubatori investono anche nelle start-up, o direttamente con risorse economiche o con erogazione di servizi gratuiti.
Gli incubatori si differenziano tra loro per i servizi che forniscono, per la struttura organizzativa e per target di startup e neo imprese a cui si rivolgono. Organizzano percorsi di formazione e mentorship, supportano nelle fasi iniziali di ideazione del progetto d’impresa, redazione e validazione del business plan, forniscono supporto logistico e organizzativo, ecc.
Acceleratore d’impresa
L’acceleratore d’impresa si rivolge a imprese e start-up che sono già avviate e attive sul mercato. La sua funzione è quella di erogare una consulenza su un bisogno specifico dell’azienda. Si tratta quindi di un intervento delimitato nel tempo che ha l’obiettivo appunto di accelerare lo sviluppo dell’azienda sul mercato.
I servizi degli incubatori d’impresa sono realizzati da consulenti esperti del settore, che lavorano fianco a fianco con i founder della start-up per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Come per l’incubatore, anche per l’acceleratore d’impresa è necessario sottoporsi a una selezione. Inoltre i servizi consulenziali tipici dell’acceleratore d’impresa possono essere sia gratuiti che a pagamento.
Il crowdfunding
Negli ultimi anni il crowdfunding si è diffuso molto anche in Italia, e sono sempre più numerose le realtà imprenditoriali ma anche i singoli che lo utilizzano per cercare finanziamenti per i propri progetti.
Grazie al crowdfunding infatti è possibile finanziare startup innovative, progetti culturali e sociali, micro-imprese, progetti di ricerca scientifica, ecc
Le piattaforme di crowdfunding sono siti web che facilitano l’incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove i progetti e l’offerta di denaro da parte dei sostenitori. Si possono distinguere in:
- generaliste: raccolgono progetti di ogni area di interesse;
- verticali o tematiche: specializzate in progetti di particolari settori.
Banche e Società di intermediazione
Sempre di più negli ultimi anni anche gli istituti di credito si sono aperti a sostegno delle nuove forme di imprenditoria, con appositi canali di finanziamento.
Il business plan per richiedere finanziamenti
ll business plan è un documento che viene sempre richiesto da banche e istituti di credito per valutare le domande di erogazione di finanziamenti per progetti imprenditoriali, start-up, e nuove imprese. Inoltre viene richiesto anche per la partecipazione a bandi europei, nazionali, regionali e locali che finanziano l’avvio di start-up.
Per questo motivo è importante quindi che il documento sia molto ben strutturato, chiaro, preciso, e che contenga le informazioni fondamentali per una valutazione positiva del progetto d’impresa, e quindi per l’erogazione del contributo richiesto.
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