L’impresa è  stata annunciata da un gruppo di ricercatori della startup biotecnologica Cortical Labs. Secondo New Scientist, che ha riportato per primo la notizia, gli scienziati hanno “insegnato” a circa 800mila neuroni umani, una sorta di cervello Cyborg, a giocare a Pong – lo storico videogame ideato da Atari nel 1972 più velocemente di ogni intelligenza artificiale (AI).

I “cervelli cyborg”, come li chiama Brett Kagan, capo del progetto, sono uno spettacolare passo avanti verso la realizzazione di un cervello sintetico

Vivono in una sorta di Matrix. Dei microelettrodi inviano al “cervello” impulsi elettrici che simulano il gioco. Il segnale indica ai tessuti neurali dove si trova la pallina. I neuroni, sempre mediante impulsi elettrici, interagiscono con la simulazione come se fossero la racchetta.

Gli scienziati hanno creato quello che hanno soprannominato il “cervello cyborg” per studiare il comportamento di neuroni biologici e c0nfrontarli con i programmi di intelligenza artificiale. Questo “cervello” consiste di cellule cerebrali in una capsula di Petri coltivate su array microelettronici. Questi array danno ai ricercatori la capacità di stimolare le cellule, facendole crescere e riconfigurarsi per risolvere nuovi problemi.

Le Cellule umane in vitro venti volte più veloci dell’intelligenza artificiale

I test attuali indicano che il “cervello cyborg” può imparare a prevenire gli obiettivi a Pong autoprogrammandosi in pochi minuti.  Cortical Labs, il team australiano che allena il cervello dei cyborg, afferma che in genere analoghi sistemi di machine learning di intelligenza artificiale impiegano 90 minuti per imparare la stessa cosa.

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Brett Kagan, direttore scientifico di Cortical Labs, spiega che le cellule cerebrali “comunicano” all’interno del mondo virtuale di Pong mentre “giocano” al videogioco. Come fossero all’interno di un mondo in stile Matrix. Le cellule iniziano a ristrutturarsi pensando di essere la “racchetta” che gioca a Pong.

“I mini-cervelli non hanno le stesse capacità si gioco di un essere umano –  ha spiegato ancora Kagan – ma apprendono più velocemente di alcune intelligenze artificiali. L’aspetto più incredibile è la velocità con cui imparano: lo fanno quasi in real time. È una capacità straordinaria, che dimostra le potenzialità possedute dai sistemi viventi”.  Davvero incredibile.