Bonus internet 2022: voucher estesi anche ai professionisti con Partita IVA: cos’è e come fare domanda? Ecco come ottenerlo: tutto quello che devi sapere se hai un’azienda e/o una Partita IVA.
Il Bonus internet 2022 è il piano Voucher messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di rendere digitali le imprese e le attività dei liberi professionisti, favorendo la connettività su tutto il territorio italiano. Si tratta di un intervento che rientra nell’ambito della Strategia italiana per la banda ultra larga ed è anche tra le priorità indicate nel PNRR.
Si tratta di un bonus da richiedere con un contributo fino a 2.500 euro. La domanda va presentata direttamente agli operatori di telecomunicazioni. In questo articolo spieghiamo come fare richiesta del Bonus Internet 2022 e quali sono i requisiti delle imprese.
Bonus Internet 2022: quali sono i requisiti delle aziende
Il Bonus Internet è un contributo che va da un minimo di 300 euro a un massimo di 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s. Possono richiedere il voucher tutte le aziende regolarmente iscritte al Registro delle Imprese di dimensione micro, piccola e media.
Ogni azienda potrà usufruire di un solo voucher; le imprese con più sedi operative possono ottenere solo un bonus.
A seguito della presentazione della domanda del Bonus Internet 2022 viene assegnato un contributo che cambia a secondo delle caratteristiche di connettività e in presenza di step change (ovvero, l’incremento della velocità di connessione) rispetto al livello di connettività eventualmente già disponibile presso la sede operativa dell’azienda, realizzato con qualsiasi tecnologia che soddisfi le prestazioni richieste.
Il Piano Voucher per le imprese durerà fino a esaurimento delle risorse stanziate non oltre il 15 dicembre 2022. Ad oggi il piano dispone ancora di risorse pari a circa 545 milioni di euro. La durata potrà essere prorogata per un altro anno, previa disponibilità di risorse e a seguito di valutazione da parte della Commissione Europea.
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Bonus Internet 2022: quali sono i requisiti delle Partite IVA
Il bonus si è estato anche alle Partite Iva.
La pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto ministeriale del 27 aprile 2022, comunica:
«Modifica del decreto 23 dicembre 2021, concernente il Piano voucher fase due, per interventi di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese ha esteso le agevolazioni per la connettività a internet ultraveloce anche ai liberi professionisti e lavoratori autonomi».
L’art.1 del decreto stabilisce che possono ottenere il bonus le persone fisiche titolari di partita Iva che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, ovvero una delle professioni non organizzate di cui alla legge 14 gennaio 2013, n. 4.
Come per le imprese, anche per i liberi professionisti con Partita IVA possono fare domanda presentandola direttamente agli operatori di telecomunicazioni.
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4 tipologie di Voucher per il Bonus Internet 2022
Sono 4 le tipologie di voucher del Bonus Internet, che cambiano in base a parametri di prestazione (velocità massima in download e banda minima garantita) relativi all’offerta attivata.
Come fare domanda per il bonus internet 2022
Come dicevamo, la domanda per ottenere il bouns va presentata direttamente agli operatori di telecomunicazioni, che devono registrarsi sul portale dedicato al voucher, attivato appositamente da Infratel Italia.
Gli operatori già accreditati per la precedente fase 1 del Piano Voucher, destinata alle famiglie con fascia di Isee fino a 20 mila euro, saranno automaticamente accreditati per la nuova fase per le imprese, dopo che avranno sottoscritto la nuova Convenzione con Infratel Italia e dimostrato di essere in possesso dei requisiti necessari ai fini dell’iscrizione nell’elenco degli operatori accreditati.
L’attivazione dei servizi a banda ultralarga potrà essere richiesta dalle imprese potenziali beneficiarie del voucher direttamente agli operatori, dopo che questi si saranno registrati sul portale, tramite i consueti canali di vendita.
fonte: www.mise.gov.it
Quante sono le PMI in Italia?
In Italia ci sono circa 1,5 milioni di piccole e medie imprese (PMI), che rappresentano il 99,8% delle imprese del paese. Queste imprese sono una parte vitale dell’economia italiana, rappresentano il 54,8% del PIL e occupano il 60,7% della forza lavoro. Le PMI sono diffuse in tutto il paese, con la più alta concentrazione al nord. La Lombardia ha il maggior numero di PMI di qualsiasi regione, con oltre 300.000 imprese.
Quante sono le Partite IVA in Italia?
Ci sono oltre 20 milioni di numeri di partita IVA in Italia. Questo perché ci sono un sacco di imprese nel paese, e ognuno ha bisogno del proprio numero di partita IVA al fine di presentare le tasse.
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