Quando si parla di startup si fa riferimento anche agli incubatori e agli acceleratori d’impresa. Ma cosa sono esattamente? E dove sono in Italia?
Che cos’è un incubatore d’impresa
Gli incubatori d’impresa noti anche come business incubator sono società private o enti pubblici che erogano una serie di servizi e risorse per supportare lo sviluppo di nuove imprese e start up.
Gli incubatori si differenziano tra loro per i servizi che forniscono, per la struttura organizzativa e per target di startup e neo imprese a cui si rivolgono. Organizzano percorsi di formazione e mentorship, supportano le start-up nelle fasi iniziali di ideazione del progetto d’impresa, redazione e validazione del business plan, forniscono supporto logistico e organizzativo, ecc.
Tra i vari servizi offerti dagli incubatori d’impresa, non va sottovalutata la condivisione degli spazi, perché poter lavorare a stretto contatto con altre start-up ha un grandissimo valore aggiunto e può essere occasione per sviluppare importanti sinergie.
Spesso alcuni incubatori investono anche nelle start-up, o direttamente con risorse economiche o con erogazione di servizi gratuiti.
Quasi sempre inoltre per poter essere ammessi ad un incubatore d’impresa bisogna superare una selezione.
Un buon business incubator aumenta la probabilità che una start-up rimanga in attività su un arco temporale a lungo termine.
Che cos’è un acceleratore d’impresa
L’acceleratore d’impresa si rivolge a imprese e start-up che sono già avviate e attive sul mercato. La sua funzione è quella di erogare una consulenza su un bisogno specifico dell’azienda. Si tratta quindi di un intervento delimitato nel tempo che ha l’obiettivo appunto di accelerare lo sviluppo dell’azienda sul mercato.
I servizi degli incubatori d’impresa sono realizzati da consulenti esperti del settore, che lavorano fianco a fianco con i founder della start-up per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Come per l’incubatore, anche per l’acceleratore d’impresa è necessario sottoporsi a una selezione. Inoltre i servizi consulenziali tipici dell’acceleratore d’impresa possono essere sia gratuiti che a pagamento.
Quanti sono e dove sono gli incubatori e gli acceleratori in Italia
Attualmente, in Italia esistono numerose strutture di accelerazione distribuite su tutto il territorio nazionale. Secondo i dati di Italia Startup, l’associazione nazionale che rappresenta l’ecosistema delle startup in Italia, nel 2020 gli acceleratori erano 169, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente.
Gli acceleratori sono presenti in tutte le principali città italiane, con una concentrazione particolarmente elevata in alcune regioni del paese. Tuttavia, anche le regioni meno popolose ospitano acceleratori di grande valore.
Gli acceleratori principali
Ecco una lista di alcuni degli acceleratori principali in Italia, divisi per regione.
Lombardia
La Lombardia rappresenta una delle regioni più attive in termini di accelerazione, con numerose strutture presenti sul territorio. Tra queste, si segnalano:
- PoliHub: l’acceleratore del Politecnico di Milano, che supporta le startup nelle fasi iniziali di sviluppo.
- Luiss EnLabs: un acceleratore presente a Milano e a Roma, che si concentra principalmente sulle startup del settore digitale.
- Digital Magics: un incubatore e acceleratore presente a Milano e Bologna, che supporta le startup in diverse fasi di sviluppo.
Emilia Romagna
L’Emilia Romagna è un’altra regione particolarmente attiva in termini di accelerazione, con numerose strutture presenti sul territorio. Tra queste, si segnalano:
- Ducati Energia: un acceleratore con sede a Bologna, specializzato nel supportare le startup del settore energetico e delle energie rinnovabili.
- Hera Group: un altro acceleratore con sede a Bologna, che si concentra sulle startup innovative del settore dell’energia.
Lazio
Il Lazio è una regione in cui sono presenti numerose strutture di accelerazione, grazie anche alla presenza della capitale Roma. Tra gli acceleratori principali, si segnalano:
- LVenture Group: un acceleratore presente a Roma e a Torino, che si concentra principalmente sulle startup del settore tecnologico e digitale.
- BiovelocITA: un acceleratore dedicato alle startup del settore biotech e life sciences, con sede a Roma.
Campania
La Campania è un’altra regione italiana in cui sono presenti numerose strutture di accelerazione, tra cui:
- Ischia Startup: un acceleratore che supporta le startup del settore turistico, con sede a Ischia.
- Città della Scienza: un centro di innovazione che ospita numerosi acceleratori e incubatori, con sede a Napoli.
Sicilia
Anche la Sicilia ospita alcune strutture di accelerazione di grande valore, tra cui:
- Ciaotech: un acceleratore dedicato alle startup del settore agroalimentare, con sede a Palermo.
- Impact Hub Siracusa: un acceleratore con sede a Siracusa, che supporta le startup con un forte impatto sociale e ambientale.
Puglia
Anche la Puglia ospita alcune strutture di accelerazione, tra cui:
- Il Cantiere delle Idee: un acceleratore presente a Bari, che supporta le startup in diverse fasi di sviluppo.
- IAG: un acceleratore che si concentra sulle startup innovative del settore agroalimentare, con sede a Foggia.
Otre agli acceleratori, esistono anche altre strutture di supporto alle startup, come gli incubatori, i coworking space e le piattaforme online. Valuta attentamente le tue esigenze e scegli la soluzione più adatta alle tue necessità e obiettivi di sviluppo.
I parchi tecnologici
Quando si parla di incubatori e acceleratori è bene far riferimento anche ai parchi tecnologici o tecno-park o parchi di ricerca. Sono realtà molto grandi, spesso nate da accordi tra Università, Istituzioni pubbliche e soggetti privati.
I centri di ricerca e parchi tecnologici ospitano solitamente grandi società, enti governativi o laboratori universitari e non offrono alle start-up i servizi di assistenza e consulenza tipici invece degli incubatori e acceleratori.
Svolgono il ruolo di aggregatori di imprese innovative che puntano a sviluppare la crescita economica del territorio favorendo il dialogo tra aziende, università e centri di ricerca. Spesso sono situati nelle periferie delle città, perché hanno bisogno di spazi molto grandi. Esistono comunque parchi scientifici e tecnologici di diversa dimensione e finalità e con obiettivi differenti.
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