Start up e nuove imprese ricorrono spesso alle figure di Business Angel per ottenere un sostegno economico nella fase di lancio dell’attività.
Chi sono i Business Angel
I Business Angel, chiamati anche angel investor, angel funder, seed investor, o private investor sono soggetti privati che apportano fondi a un’impresa nascente o startup in cambio di capitale di rischio della stessa, diventandone socio (se l’investimento avviene una sola volta, si parla di “one-time investment”).
Oltre all’apporto di capitale finanziario, ricorrere agli angel investor è importante per il loro contributo in termini di know-how e di rete di relazioni. (fonte Wikipedia).
La figura del Business Angel è nata nel 1800 in America, a New York, ed erano persone che investivano nelle produzioni degli spettacoli di Broadway.
Oggi queste tipologie di investitori sono persone che hanno un importante patrimonio personale da investire in start up o nuove imprese. Inoltre la tendenza è quella di investire in imprese private non ancora quotate in Borsa.
Infatti, trattandosi di investimenti privati, il rischio di investire su fondi quotati in borsa sarebbe chiaramente maggiore.
Lo scenario dei Business Angel in Italia
Social Innovation Monitor (SIM), team di ricerca con base operativa al Politecnico di Torino, ha presentato lo scorso febbraio i risultati di una ricerca sull’impatto dei Business Angel italiani 2020.
La ricerca è stata svolta con la collaborazione di Angels4Impact, Angels for Women, Club degli Investitori, Doorway, Italian Angels for Growth (IAG) e Social Innovation Teams (SIT).
Dai dati presentati emerge che in Italia ci sono circa 1.000 Business Angel, e il 70 % si trova in Italia settentrionale, soprattutto in Lombardia, mentre l’Italia meridionale registra una presenza piuttosto bassa.
Inoltre dalla ricerca si evince che la maggior parte dei Business Angel (il 60%) investe prevalentemente in Italia e nel 2019 ognuno di loro ha investito, in media, in 2,5 organizzazioni.
Ci sono angel investor che sostengono progetti in diversi settori, alti invece che preferiscono investire in settori specifici. Tra i settori oggetto dei maggiori investimenti ci sono Digital Services & ICT, Biotech and Healthcare e Fintech & Big Data Tech.
Come ha dichiarato la professoressa Elisa Ughetto, co-direttore scientifico della ricerca e docente del Politecnico di Torino, «una ricerca sull’impatto dei Business Angel italiani è molto importante per il nostro ecosistema. I Business Angel, infatti, rappresentano un sostegno per lo sviluppo dell’innovazione, aiutano attivamente nella gestione delle imprese in cui investono e portano a esse un significativo valore aggiunto».
Quali elementi valutano prima di investire?
I business angel prendono decisioni sugli investimenti basandosi prevalentemente su questi criteri:
- volontà del mercato di adottare un bene o servizio,
- stato dello sviluppo del nuovo prodotto,
- protezione della proprietà intellettuale,
- probabilità che gli imprenditori si impegnino seriamente,
- modello di business,
- potenziale di crescita del mercato di riferimento,
- esperienza del management della startup e la composizione del team,
- solidità del piano finanziario.
Questi dati sono emersi dalla ricerca Angel investor characteristics that determine whether perceived passion leads to higher evaluations of funding potential che ha messo in luce anche altri aspetti. Ad esempio i Business Angel con un’età medio-alta sono più portati a valutare positivamente investimenti in start-up particolarmente giovani, dinamiche e creative.
L’età, lo stile cognitivo, la personalità aperta e la motivazione a fare da mentore sono tutti elementi che agiscono da moderatori positivi.
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