Facciamo un po’ di chiarezza e capiamo meglio che differenza c’è tra una start up e una impresa.
Start up e impresa
Ormai da diversi anni il termine start up è entrato nel gergo comune e molto spesso viene però utilizzato impropriamente. Tantissime volte leggiamo o sentiamo espressioni tipo “Ho aperto una start-up” “Ho avviato una start-up” ma è sempre davvero corretto usare questo termine? O si potrebbe dire anche “Ho avviato una nuova impresa”?
Le startup fanno riferimento a nuove iniziative imprenditoriali, che hanno quindi alcune caratteristiche comuni con l’impresa, ma si differenziano da essa per altri aspetti. La parola startup inoltre viene spesso utilizzata impropriamente per indicare invece la fase di startup di una nuova impresa.
Ma ogni impresa ha una propria fase di start-up, ovvero quel momento della prima fase di vita dell’azienda in cui si definiscono i processi organizzativi e gli investimenti economici.
Partendo quindi dal concetto che ogni start-up è un’impresa ma non tutte le imprese sono start up, vediamo meglio quali sono le caratteristiche di queste due organizzazioni di business.
Che cos’è un impresa
L’impresa è una attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi.
Questa è la definizione di impresa data dall’art. 2082 del codice civile.
Che cos’è una start up
Può definirsi start-up innovativa una società di capitali, “costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione”, che possieda determinati requisiti analiticamente indicati dalla stessa norma e che, soprattutto, abbia come “oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.
La definizione di startup innovativa è contenuta nel secondo comma dell’art. 25 del decreto 179/2012
Qual è la differenza tra impresa e start up?
La principale differenza tra una start up e un’impresa è che la start up ha ad oggetto un progetto innovativo (quindi non ancora presente sul mercato) e scalabile (cioè replicabile in dimensioni sempre più grandi, con profitti crescenti). Queste caratteristiche non sono invece tipiche dell’impresa tradizionale.
Come emerge dalla definizione universalmente riconosciuta di Steve Blank, la scalabilità è un elemento caratteristico e indispensabile delle startup. L’avvio di un’attività imprenditoriale non scalabile, come l’apertura di un ristorante ad esempio, non coincide dunque con la creazione di una startup ma di una impresa tradizionale.
Una start up è quindi un’organizzazione recente, nuova e innovativa, che ha come obiettivo diventare una grande impresa, grazie a un business model scalabile e ripetibile.
Ecco anche altre differenze tra impresa e start up:
- la start up si basa sul business model canvas, l’impresa sul business plan;
- l’impresa poggia sul capitale sociale, la startup sul capitale di rischio ottenuto grazie a operazioni di crowdfunding, business angels, venture capitalist;
- all’interno di una impresa ci sono soci e dipendenti, una startup invece è solitamente formata dai fondatori o founder e da eventuali partner.
Potremmo dire quindi che la differenza tra start-up e impresa è nello spirito.
Una start up innovativa nasce infatti con l’intento di destabilizzare il mercato, stupire, far nascere un’idea che potrebbe però cambiare la vita delle persone, o un determinato settore di mercato, ecc… Un’ impresa invece nasce quasi sempre con l’obiettivo principale di generare profitto. Il focus quindi non è sull’idea, sull’innovazione.
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