Il 29 ottobre, in occasione della Giornata europea contro lo spreco, aziende e istituzioni di tutta Europa sono invitate a riflettere e agire concretamente per contrastare uno dei problemi più urgenti del nostro tempo: lo spreco di risorse, cibo ed energia. Secondo la FAO, ogni anno si perdono circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo a livello mondiale, con un costo economico stimato in 2.600 miliardi di dollari. Tuttavia, gli sprechi non riguardano solo il settore alimentare; i problemi di inefficienza si estendono anche al consumo energetico, alla gestione delle risorse idriche e alla produzione industriale.
L’adozione di tecnologie emergenti e un cambiamento nei modelli di business possono contribuire a creare un’economia più resiliente e sostenibile. Ma quali sono le reali strategie per ridurre in modo intelligente lo spreco? Business Intelligence Group ve ne parla in questa mini guida per aziende a realtà che vogliono fare davvero la differenza.
Sprechi alimentari: soluzioni innovative lungo la filiera
Sistemi di tracciabilità e agricoltura di precisione
Gli sprechi alimentari rappresentano un grave problema non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia e la sicurezza alimentare. Secondo l’European Food Information Council (EUFIC), circa il 20% degli alimenti prodotti in Europa viene sprecato ogni anno. Tuttavia, le nuove tecnologie stanno dimostrando di poter fare la differenza.
Un esempio pratico è l’adozione di soluzioni di agricoltura di precisione. Aziende come John Deere, leader nella produzione di macchinari agricoli, hanno sviluppato tecnologie basate sull’Internet of Things (IoT) che consentono agli agricoltori di monitorare in tempo reale fattori come l’umidità del suolo e la crescita delle colture. Secondo un rapporto di McKinsey & Company, l’utilizzo di sensori IoT ha permesso a molte aziende agricole di ridurre lo spreco d’acqua del 30% e aumentare la resa dei raccolti del 15%.
La logistica intelligente per una filiera alimentare sostenibile
Un altro anello debole della filiera è la logistica. Si stima che circa il 30% del cibo venga perso o sprecato durante la fase di trasporto, a causa di inefficienze nella gestione delle temperature e delle tempistiche. IBM ha collaborato con diverse aziende nel settore alimentare per implementare sistemi di monitoraggio basati su blockchain e IoT, al fine di migliorare la tracciabilità e ridurre le perdite. Un progetto di blockchain nel settore alimentare, come IBM Food Trust, ha mostrato una riduzione del 5% degli sprechi nella catena di approvvigionamento.
Efficienza energetica e riduzione degli sprechi
Reti intelligenti e gestione energetica
La gestione dell’energia è uno degli ambiti in cui l’adozione della tecnologia sta avendo un impatto significativo. Secondo un rapporto del World Energy Council, l’integrazione di reti intelligenti (smart grid) ha permesso di ridurre le perdite energetiche fino al 25% nelle aree urbane. Le smart grid, combinate con algoritmi di intelligenza artificiale, consentono di monitorare in tempo reale il consumo energetico, ottimizzando la distribuzione e la gestione della domanda.
Il caso studio di Enel: digitalizzazione e riduzione degli sprechi
Enel, una delle più grandi aziende di energia in Europa, ha avviato un progetto di digitalizzazione delle reti chiamato Grid Futurability, che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle reti elettriche e ridurre le perdite. Grazie all’uso di AI e Big Data, Enel ha ridotto i costi operativi del 25% e migliorato l’affidabilità della rete del 15%. Questo progetto ha dimostrato come la combinazione di tecnologie avanzate e una strategia orientata alla sostenibilità possa portare risultati tangibili.
Economia circolare: un modello di Business Rigenerativo
L’adozione di modelli circolari per ridurre i rifiuti
Il passaggio da un modello di economia lineare a uno circolare è un passo cruciale nella lotta contro gli sprechi. Secondo la Fondazione Ellen MacArthur, l’adozione di un modello circolare a livello globale potrebbe generare un risparmio economico di oltre 4.500 miliardi di dollari entro il 2030, riducendo al contempo le emissioni di CO2 del 45%.
Un esempio di azienda che ha adottato con successo un approccio circolare è Patagonia, il marchio di abbigliamento outdoor. Patagonia ha lanciato il programma Worn Wear, che consente ai clienti di restituire capi usati in cambio di sconti su nuovi acquisti. Questi capi vengono riparati e rivenduti, prolungando il ciclo di vita dei prodotti e riducendo i rifiuti. Dal lancio del programma, Patagonia ha recuperato oltre 100.000 capi di abbigliamento, evitando l’immissione di tonnellate di rifiuti nel ciclo dei rifiuti.
Casi di studio nel settore elettronico: il riuso dei componenti
Il settore dell’elettronica è uno dei maggiori contributori ai rifiuti globali. Nel 2022, secondo un rapporto di Global E-Waste Monitor, sono stati generati circa 53,6 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, con un aumento del 21% rispetto al 2015. Tuttavia, aziende come Dell Technologies stanno facendo progressi significativi nell’adozione di modelli circolari. Dell ha avviato un programma di recupero dei componenti, che prevede il riciclo di plastica e metalli dai vecchi dispositivi per la produzione di nuovi laptop. Nel 2023, l’azienda ha dichiarato di aver recuperato oltre 90.000 tonnellate di materiali elettronici, riducendo al contempo l’impatto ambientale e i costi di produzione.
Digitalizzazione e sensibilizzazione dei consumatori
Le piattaforme digitali come strumenti di consapevolezza
Oltre all’adozione di tecnologie per l’efficienza delle risorse, la sensibilizzazione dei consumatori gioca un ruolo cruciale nella riduzione degli sprechi. Piattaforme come Too Good To Go e OLIO hanno creato un modello di business innovativo basato sul concetto di sharing economy, che permette agli utenti di acquistare cibo in eccedenza a prezzi scontati. Dal lancio nel 2016, Too Good To Go ha salvato oltre 100 milioni di pasti in tutta Europa, riducendo le emissioni di CO2 di 250.000 tonnellate, secondo i dati del loro rapporto annuale del 2023.
L’Intelligenza artificiale e la previsione della domanda
La digitalizzazione non solo consente di sensibilizzare i consumatori, ma offre anche strumenti potenti per prevedere la domanda e ottimizzare la supply chain. Nestlé ha adottato soluzioni di intelligenza artificiale per analizzare i dati di vendita e ottimizzare la produzione in base alla domanda prevista, riducendo gli sprechi alimentari del 12% nel 2023, come riportato nel Nestlé Sustainability Report.
Un Impegno collettivo per un futuro sostenibile
La Giornata europea contro lo ppreco non è solo una data simbolica, ma un’opportunità concreta per promuovere un cambiamento reale. Le tecnologie emergenti e l’adozione di modelli di business innovativi stanno dimostrando di essere strumenti efficaci per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza delle risorse. Tuttavia, è necessario un impegno collettivo, che coinvolga aziende, consumatori e istituzioni, per affrontare con successo le sfide globali legate alla sostenibilità.
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