Il giorno 2 Dicembre 2023 si è svolta, presso il Dipartimento di Economia e Management, la giornata finale della challenge lanciata agli studenti della magistrale di “Marketing e Ricerche di Mercato” da parte di Business Intelligence Group. Il corso universitario coinvolto è stato quello di “Ricerche di Mercato” tenuto dal Professor Alessandro Gandolfo.
L’obiettivo era quello di calarsi nei panni di un mistery shopper e di capire quali fossero i punti di forza e di debolezza dei rivenditori dei prodotti di un’azienda. Al termine della mattinata, in seguito alla presentazione da parte di ogni gruppo concorrente, è stato decretato quello vincitore: i “BIGodini”. Ai membri del gruppo abbiamo rivolto delle domande per capire quanto fosse stato apprezzata la challenge e per ricevere qualche impressione riguardo l’esperienza appena terminata.
Dall’intervista è emerso che è stato interessante per i ragazzi occuparsi di qualcosa di cui non sapevano niente, come i prodotti in questione, e di quanto questa esperienza li abbia messi alla prova. “È stata una challenge che è servita a mettersi in gioco, ma soprattutto a fare qualcosa di pratico” sottolineano alcuni membri del gruppo; infatti, in ambito universitario i ragazzi sono abituati a interfacciarsi con i libri di testo ed è stato stimolante, in questa occasione, potersi rapportare ad un caso pratico, che richiede di mettersi nei panni di un’altra persona senza farsi scoprire. “Un’esperienza un po’ diversa dagli standard” l’hanno definita i ragazzi.
Tramite questa simulazione si sono anche resi conto di quanto sia importante la figura del mistery shopper, che finora non avevano considerato nelle dinamiche aziendali; lo considerano un mestiere in cui bisogna stare attenti ai dettagli, restare vigili e cercare di non dimenticarsi niente. A posteriori, affermano che la decisione di cui hanno beneficiato maggiormente è stata quella di aver programmato tutto subito, dalle scenette da mettere in atto nei punti vendita alle tempistiche o, ancora, ai fattori da rilevare sul campo.
In sostanza l’organizzazione è stata fondamentale ed ha costituito un punto di forza; inoltre, hanno ritenuto utile suddividere i ruoli all’interno del gruppo in modo da rispettare i tempi richiesti ed essere efficaci. Questo perché i componenti del gruppo erano numerosi e bisognava sempre trovare un punto di incontro: secondo gli intervistati, quando si lavora in team è fondamentale porsi con un atteggiamento cordiale e aperto verso gli altri e, solo in questo modo, alla fine si riuscirà a trovare un punto comune. La numerosità del gruppo e l’eterogeneità non hanno però rappresentato soltanto un problema da affrontare, ma anche un’opportunità da cogliere: all’interno del team vi erano persone con abilità diverse e ognuna di esse ha apportato un proprio valore aggiunto al progetto di gruppo.
“Questi progetti ti fanno mettere in gioco”
“Troviamo utile stabilire contatti con il mondo lavorativo”
Queste sono alcune delle frasi pronunciate dagli intervistati, giovani che hanno sete di offrire al mondo esterno ciò che sono e che sempre di più ricercano progetti concreti che permettano loro di testare le proprie abilità, uscire dalla comfort zone dei libri di testo e di stabilire un contatto con il mondo del lavoro.
Per questo motivo sono grati a Business Intelligence Group, che ha creduto ancora una volta nel potenziale dei giovani e ha dato loro modo di mettere in pratica ciò che hanno imparato in questi anni universitari, stimolandoli a dare il massimo e mettendoli di fronte alle sfide che un giorno troveranno anche nel mondo lavorativo.