Aprire un nuovo negozio fisico può essere un attimo investimento: ma come fare e quali sono i costi?
Dietro l’apertura di un nuovo negozio fisico (ma anche online) ci sono tutta una serie di normative e autorizzazioni e diversi aspetti da considerare, dai requisiti personali e professionali necessari, all’apertura della partita IVA, fino ai costi di investimento che talvolta possono essere ridotti se si sceglie un franchising. Decidere di aprire un nuovo negozio fisico vuol dire anche saper valutare la giusta posizione del locale con la possibilità di affiancarlo anche ad un e-commerce.
Aprire un nuovo negozio fisico: 4 step essenziali da seguire
Aprire un nuovo negozio fisico continua ad essere una delle attività imprenditoriali più ricercate. Nel 2021 il numero di attività commerciali è arrivato a 735 mila in tutta Italia. La presenza maggiore è stata rilevata in Lombardia, Campania, Lazio e in Sicilia. Qualunque sia l’idea imprenditoriale di fondo, gli step da seguire prevedono la valutazione di alcuni aspetti essenziali:
- requisiti professionali e personali;
- autorizzazioni;
- rispetto della normativa fiscale;
- budget e valutazione dei costi.
1 – Requisiti professionali e personali
Tra i requisiti professionali, in relazione alla tipologia di negozio che si intende aprire, bisogna conseguire, presso delle scuole di formazione qualificate, degli attestati specifici come l’abilitazione SAB per l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande, e l’attestato HCCP per la produzione e la lavorazione di alimenti, nel caso di apertura di un negozio alimentare o di un bar pasticceria.
Prima ancora dei requisiti professionali, per aprire un nuovo negozio fisico sono necessari dei requisiti personali, ovvero aver raggiunto la maggiore età, avere la cittadinanza italiana oppure essere in possesso di un permesso di soggiorno. Tra i requisiti basilari ci sono anche quelli cosiddetti morali che consistono nel non avere mai avuto delle condanne penali con pene superiori ai 3 anni, e nel non aver mai commesso alcun reato contro la Pubblica Amministrazione. In caso di precedente fallimento, dovranno trascorrere minimo 5 anni per l’apertura di una nuova attività.
2 – Le autorizzazioni
Per aprire un nuovo negozio fisico è necessario chiaramente disporre di un locale. La valutazione della location, che deve rispettare una serie di requisiti di legge, è essenziale per il successo dell’attività. Tale scelta va fatta in considerazione dei competitors e del target di clienti. Per poter aprire un negozio fisico bisogna:
- essere in possesso di un’autorizzazione rilasciata dal Comune che ospita l’attività commerciale;
- presentare la Dichiarazione di Inizio Attività;
- aprire le posizioni INPS e INAIL;
- richiedere l’autorizzazione per esporre l’insegna;
- mettere a norma, e quindi in sicurezza, i locali;
- rispettare ogni specifica direttiva in merito all’attività rivolgendosi all’ASL di competenza o ad uno studio di commercialisti specializzato.
3 – Rispetto della normativa fiscale
Per aprire un nuovo negozio fisico (ma anche online) è obbligatorio disporre di una partita IVA. Oggi la procedura di richiesta può essere effettuata online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Bisogna prestare attenzione ai dati da fornire, alla tipologia di regime societario e al codice ATECO di riferimento in base al tipo specifico di vendita. Per scongiurare errori, è bene farsi affiancare da uno studio di commercialisti.
Contemporaneamente all’apertura della partita IVA, bisogna indicare la tipologia di regime fiscale da adottare tra regime forfettario e regime ordinario. Il regime forfettario va bene per una ditta individuale e il fatturato non deve superare i 65.000 euro annui. Il regime ordinario è una scelta obbligata quando ad aprire un nuovo negozio fisico non è un singolo individuo ma una società di persone o una di capitali.
Bisognerà poi aderire alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.
4 – Budget e valutazione dei costi
Prima di aprire un nuovo negozio è essenziale valutare i costi che si dovranno affrontare. Una nuova apertura prevede un investimento importante. Ecco perché è indispensabile stilare un business plan, documento che contiene tutte le informazioni utili e necessarie per creare un’attività, i guadagni e le spese da affrontare. In media per aprire un nuovo negozio fisico va prevista una spesa compresa tra i 20.000 e gli 80.000 euro, in cui sono considerati:
- i costi per l’apertura della partita IVA;
- il costo, eventualmente, di apertura della società;
- i costi per le autorizzazioni;
- le spese per l’allestimento dei locali che comprendono arredi ed espositori, insegna, cassa, software ed hardware;
- i costi per la messa a norma dei locali;
- il contributo per la registrazione in Camera di Commercio della società;
- i costi dei vari bolli e di apertura presso un notaio o uno studio di commercialisti;
- le spese per la consulenza commerciale;
- le spese per le autorizzazioni, che variano in relazione al tipo di location e alle dimensioni del locale;
- le spese di affitto dell’immobile (eventuale);
- i costi della prima fornitura;
- i costi di gestione, utenze e tasse.
Com’è possibile ridurre l’investimento iniziale?
L’importo dell’investimento può essere ridotto se si decide di usufruire dei finanziamenti statali che prevedono la possibilità di restituire il prestito in una tempistica ampia e con tassi d’interesse molto bassi. L’investimento iniziale è comunque necessario e le tempistiche lunghe. Si può aprire un negozio anche con una spesa ridotta qualora si opta per l’apertura di un negozio in franchising o di un e-commerce.
Leggi anche Come aprire un e-commerce online: la guida completa
Aprire un nuovo negozio fisico in franchising
Aprire un negozio in franchising consente di usufruire di agevolazioni e vantaggi:
- un format che comprende progettazione, allestimento e fornitura di software, arredi, attrezzature, insegna;
- formazione ed aggiornamenti costanti;
- assistenza, affiancamento e supporto continuativi;
- riduzione del rischio di impresa;
- semplificazione, riduzione dei costi e dei tempi di avvio e gestione;
- utilizzo di un marchio noto e di un format già collaudato.
L’investimento richiesto per aprire un nuovo negozio fisico in franchising chiavi in mano, varia in relazione al format, alla notorietà del brand e alla merce proposta.
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