Le start up e le PMI innovative possono beneficiare di una serie di incentivi fiscali normati dal cosiddetto Regolamento “de minimis” del Ministero dello Sviluppo Economico.
Vediamo meglio come funziona e come beneficiarne.
Cosa sono gli Incentivi fiscali “de minimis” per start up e PMI?
Start up e PMI innovative possono richiedere una detrazione IRPEF del 50%. La detrazione è destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative o PMI innovative. Queste agevolazioni sono riconosciute ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013).
Le modalità di accesso al beneficio sono disciplinate dal Decreto interministeriale 28 dicembre 2020. La misura è prevista dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, art. 38, commi 7 e 8).
Il legale rappresentante della startup innovativa o della PMI innovativa, per poter fruire dell’incentivo e prima dell’effettuazione dell’investimento, deve presentare la domanda sulla piattaforma informatica del MISE “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e PMI innovative”.
Come funzionano gli incentivi fiscali “de minimis”?
Come previsto dal Regolamento “de minimis”, la startup innovativa o la PMI innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti in “de minimis” per più di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
- Per investimenti effettuati in startup innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 100mila euro per ciascun periodo di imposta.
- Per investimenti effettuati in PMI innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 300mila euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).
L’investimento quindi deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investano prevalentemente in startup innovative o PMI innovative.
Che cos’è una start up innovativa
Per aprire una start up innovativa occorre redigere lo statuto e l’atto costitutivo e richiedere l’iscrizione al Registro delle Imprese, nella sezione speciale delle società innovative.
Possono richiedere l’iscrizione alla sezione speciale delle società innovative del Registro delle Imprese tutte le società di capitali (anche in forma di cooperativa) ovvero:
- S.p.A Società per Azioni
- S.a.p.a Società in Accomandita per Azioni
- S.R.L. Società a Responsabilità Limitata
- S.R.L. semplificate (S.R.L.S.)
La start up può essere anche non residente in Italia purche’ in possesso dei medesimi requisiti, ove compatibili, a condizione che la stessa sia residente in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo e abbia una sede produttiva o una filiale in Italia.
Che cos’è una PMI innovativa
Una PMI innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetti i seguenti requisiti oggettivi:
- residenza in Italia, o in altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia;
- ha effettuato la certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato;
- non è quotata in un mercato regolamentato;
- non è contestualmente iscritta alla sezione speciale delle startup innovative.
Infine, una PMI è innovativa se rispetta almeno 2 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
- ha sostenuto spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 3% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione
- impiega personale altamente qualificato (almeno 1/5 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 1/3 con laurea magistrale)
- è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato
Altre agevolazioni e benefici
A seguito dell’iscrizione della start-up nella sezione speciale del registro dedicata alle start-up innovative, è possibile anche beneficiare di una serie di agevolazioni e vantaggi fiscali per una durata massima di 5 anni, a partire dalla data della costituzione.
Ecco le agevolazioni di cui si può beneficiare:
- Costituzione ed altre eventuali modifiche utilizzando modello standard e firma digitale.
- Esonero dal pagamento degli oneri per l’avvio di impresa.
- Disciplina del lavoro ad hoc per start-up, con possibilità di contratti di assunzioni da 6 a 36 mesi.
- Piani di incentivazione in equity per i propri dipendenti e collaboratori.
- Incentivi fiscali per eventuali investitori nella startup.
- Accesso semplificato e gratuito al Fondo Centrale di Garanzia, fondo governativo che facilita l’accesso al credito.
- Ricorso al crowdfunding.
- Sostegno della startup in un eventuale processo di internazionalizzazione.
Se vuoi saperne di più sui finanziamenti per le imprese 2022, scarica la nostra brochure
https://www.businessintelligencegroup.it/scarica-la-brochure-finanziamenti-per-le-imprese-2022/